Ciao Top Driver!
“Benvenuti alla prima gara in notturna della storia della F1”. Questa frase, pronunciata nel 2008, si riferiva al GP inaugurale del circuito del quale parleremo oggi, il Marina Bay Street Circuit.
Capolavoro di Hermann Tilke e di un’azienda americana, la KBR, Singapore è una pista che mette a durissima prova i tre elementi principali che un Pilota deve portarsi in macchina:
Mentale perché qui non si può mollare per un attimo la concentrazione.
Fisica perché c’è un numero innumerevole di movimenti di volante/pad da fare.
Tecnica considerato il layout ricchissimo di curve, anche molto difficili.
Un circuito eterno, sebbene sia lungo “solo” 5063m, ma che comprende 23 curve!
Qui bisogna davvero disegnare una splendida coreografia se si vuole fare la differenza tra i grattacieli e le luci artificiali.
Motivo per il quale non vediamo l’ora di farti conoscere i segreti di questo circuito, curva dopo curva, su F1 22.
Due dei momenti più importanti della F1 in questo circuito…
2012, la magia di Felipe Massa
Non crediamo si possa usare un’altra parola per definire ciò che ha fatto Felipe Massa nella gara del 2012, autore di uno dei sorpassi più belli della storia della F1.
Esce con miglior trazione da curva 12 e nella strettoia del ponte ha il coraggio di infilarsi all’interno di Bruno Senna.
C’è spazio per due solo per questione di millimetri, Massa si infila in quel mini-varco, frena in contro-sterzo e sorpassa al tornantino, con questa manovra leggendaria, il pilota della Williams.
Un capolavoro del ferrarista, sia per il coraggio che per la tecnica di guida usata.

2019, l’ultima di Seb
Il 2019 è stato un anno molto difficile per il pilota tedesco, sia per l’arrivo di Charles Leclerc in Ferrari, che per una Ferrari abbastanza lontana dal suo stile di guida.
Il 4-volte campione arriva a Singapore con 0 vittorie all’attivo, mentre il monegasco si è portato a casa Spa e Monza. Per cui la voglia di rivalsa è tanta.
La pole va sempre a Charles, autore di un giro da pelle d’oca, mentre Seb scatta dalla terza posizione.
Ma in gara le cose cambiano e vanno tutte a favore di Seb che con una guida impeccabile ed una strategia che lo ha favorito, riesce a passare il suo compagno di squadra e prendersi la leadership.
Mentre Leclerc si lamenta con il team per le scelte fatte dal muretto, Seb gestisce alla grandissima il suo successo numero 53, l’ultimo della sua leggendaria carriera.
Una carriera che abbiamo avuto, a nostro modo, voluto omaggiare in quest’articolo (clicca qui per leggerlo)

Bene Top Driver, ora sei pronto ad andare in pista?
Ecco a te la guida al circuito di Marina Bay su F1 22: continua a leggere quest’articolo per sapere come padroneggiare e dominare questo magnifico e bellissimo circuito.
Curva 1-2-3-4: Sheares

Qui devi aggredire l’ingresso se vuoi andar forte in tutto questo tratto.
Allargati per la Sheares sino a mettere mezza macchina sulla banda gialla, frena al cartello dei 50 metri in trail-braking, ingresso in quinta.
Poi gas, sfrutta i cordoli e preparati per curva 3.

Qui, come in tutto il resto del tracciato, stai attento ad un asfalto molto scivoloso che può rovinare la trazione.
Dai un pizzico di freno, ingresso in quarta in trail-braking, un attimo di transizione e gas alla corda, modulandolo.
Curva 5:

Qui prediligi la velocità d’uscita dato che a questa curva segue il più lungo rettilineo del circuito.
Pinza il freno ai 50 in trail-braking, ingresso in quarta, inserisci la vettura in transizione e arrivato al punto di corda aggancia la vettura con il gas aiutandoti con lo short-shift.
Con il rettilineo che arriva dopo, si apre la prima zona DRS e si chiude il T1.
Curva 7: Memorial

Il più chiaro punto di sorpasso in gara.
Qui frena dopo i 100 quasi tutto in trail-braking, entra in quarta divorando il cordolo interno e aggancia la vettura con il gas sfruttando tutta la pista in uscita.
Curva 8: Stamford

Qui occhio a non bloccare le gomme anteriori, in particolare quella sinistra.
Frena poco prima dei 50 portando meno velocità in ingresso, accompagna la vettura con il pedale pinzato sino alla corda (non azzardarti a toccare il cordolo interno) e subito gas.
In uscita sfrutta tutta la pista per raccordare curva 9.
Curva 9: Padang

La danza prosegue alla Padang, curva in cui devi cercare di avere un anteriore meno sottosterzante possibile.
Ingresso in quarta facendo lift-and-coast per tornare sul gas al punto di corda, modulalo e fiondati verso curva 10.
Curva 10: Singapore Sling

Qui devi portare molta più velocita in ingresso rispetto all’uscita, dato che a questa curva segue una chicane.
Ingresso in quinta staccando ai 50, aggredisci il cordolo interno restando attento a non subire taglio e dai 50% di gas in uscita, allargati per poi stringere per il cambio di direzione.
Curva 11-12:

Qui dai un colpetto di freno, entra in quarta e sfrutta tutta la pista.
Stessa cosa al cambio di direzione, telegrafando prima del ponte per evitare di perdere la vettura.
Curva 13:

Eccoti al mitico tornantino.
Inizia a frenare nella semi-curva alla fine del ponte, allargati nei limiti della pista, terza e spigola come se non ci fosse un domani per avere il migliore gas possibile.
Questo perché al tornantino segue l’Esplanade Drive, seconda zona DRS e fine del T2.
Puoi respirare, ma solo per un attimo!
Curva 14: Connaught

A curva 14 frena subito dopo i 100 quasi tutto in linea retta, dentro in terza, minimizza la transizione, short-shift e gas sfruttando il tracciato in uscita.
Curva 15-16-17: Esplanade

Frena in uscita di curva 15 restando stretto al muro per andare dentro in trail-braking in terza alla prima.
Allargati (non eccessivamente) per il cambio di direzione.

Qui sali di marcia e telegrafa con il gas per non sbattere contro il muro esterno in uscita.
Curva 18-19-20:

Sei nell’area della piattaforma galleggiante, quella in cui passi sotto alla tribuna.
Zona in cui si apre la sequenza di curve a 90°.
Qui frena entrando in terza prendendo come riferimento il cordolo esterno, vai deciso su quello interno e ora c’è da lavorare di gas, sfruttando più di metà pista in uscita.

Qui traiettoria di raccordo, coasting e gas sfruttando la pista.
Curva 20-21:

Anche qui, pizzico di freno, entrata in quarta non aggredendo il cordolo interno.
E gioca un po’ con il pedale del gas al cambio di direzione per non finire a muro.
Curva 22-23:

Qui alza il piede, entra come un pazzo aggredendo con l’anteriore sinistra il cordolo interno e aggancia la vettura con il gas per chiudere al meglio il giro a Marina Bay.

Bene Top Driver, dopo aver capito come affrontare al meglio questo tracciato, siamo sicuri che dopo la lettura di quest’articolo riuscirai ad abbassare i tuoi tempi qui a Singapore.
Puoi dare un’occhiata al nostro video-tutorial su YouTube:
Al prossimo hot-lap e nel dubbio tieni giù!
A cura di Kevin Salerno