F1 2021 VS F1 REALE : FRANCIA

Ciao Top Driver!

Dopo la pubblicazione della guida al circuito, oggi proseguiamo questo viaggio nel bellissimo circuito permanente di Le Castellet, andando a descrivere quali sono le similitudini e le differenze a livello grafico e di interpretazione delle curve tra F1 2021 e F1 reale.

A sinistra il nostro Enzo Bonito, a destra Lewis Hamilton.

Iniziamo!

Curva 1-2: Verrerie

Dal punto di vista grafico il lavoro è eccellente, mentre dal punto di vista dell’interpretazione notiamo la più tipica delle differenze tra F1 2021 e F1 reale.

In F1 2021 ci si allarga di più in frenata andando a sfruttare anche lo spazio oltre la riga bianca, mentre Hamilton, per una questione di gommatura dell’asfalto o anche per voler preservare il più possibile il fondo piatto, lambisce semplicemente la riga bianca.

Evidenziato per l’ennesima volta ciò, l’invito che possiamo fare alla Codemasters è di riprodurre più fedelmente questa tipologia di frenate, magari innalzando la differenza tra zone più o meno gommate o il rischio di poter danneggiare il fondo piatto.

Al cambio di direzione Enzo è cucito al cordolo, mentre Lewis lo rade. Ciò potrebbe essere dovuto non solo alla differenza tra i due stili di guida in questa curva, ma anche all’avvallamento che forse non è replicato perfettamente rispetto alla realtà.

Un fondo indistruttibile su F1 2021 permette ad Enzo di poter sfruttare tutta la pista passando anche sopra al cordolo, minimizzando i metri in uscita dalla prima sequenza di curve.

Hamilton, invece, non lo va mai a toccare.

Curva 3-4-5: Hotel-Camp

Sembra che Enzo abbia uno stile di guida più aggressivo rispetto ad Hamilton, ma in realtà non è così. Entrambi, comparati alla loro dimensione, sono davvero molto aggressivi.

Sicuramente su F1 2021 anche Hamilton avrebbe potuto allargarsi in ingresso rispetto a quanto lo abbia fatto Enzo.

Sicuramente nella realtà la differenza tra asfalto e cordolo rende la vettura più sensibile rispetto a F1 2021.

Al cambio di direzione Enzo è libero di poter effettuare una linea molto più aggressiva, passando con mezza monoposto sul cordolo interno. Lewis, invece, ne resta fuori.

Curva 8-9: Chicane Nord

La più tipica delle differenze si ripresenta anche nella chicane che divide in due il Mistral.

Dal punto di vista grafico non c’è alcuna differenza. Anche la sequenza di strisce nei cordoli è perfettamente replicata. In generale dal punto di vista grafico le differenze sono estremamente minime rispetto a molte altre piste che abbiamo già comparato.

Dal punto di vista fisico, come abbiamo potuto constatare anche alla Chicane del Porto a Monaco (clicca qui per l’articolo), il fondo indistruttibile della Mercedes di Bonito permette al pilota italiano di aggredirlo con quasi tutta la monoposto, mentre il britannico ci gira intorno.

Curva 14-15: Tour-Pont

E’ importantissimo sottolineare che da Courbe des Signes sino alle ultime due curve, non ci sia alcuna differenza sul piano fisico! Un plauso agli sviluppatori di Codemasters per quanto riguarda la difficilissima Beausset, quindi, va fatto.

Per cui, eccoci direttamente qui alla Tour ad evidenziare la presenza, ancora una volta, della regina di tutte le differenze.

Enzo sfrutta ogni metro, mentre Lewis resta, giustamente, dove c’è più gommatura.

In transizione dell’ultima curva Enzo da un filino di angolo volante in più rispetto ad Hamilton. Entrambi, però, chiudono la curva e il giro allo stesso modo.

Bene Top Driver, ecco le differenze che siamo riusciti a cogliere tra virtuale e reale qui sul Paul Ricard.

Dal punto di vista grafico, fatta eccezione per l’avvallamento in curva 1, è stato svolto un lavoro magistrale.

Dal punto di vista fisico avrebbe potuto esserlo altrettanto, se non fosse stata presente la più tipica delle differenze tra virtuale e reale.

A prescindere se Le Castellet sia stata laser-scannata o meno, c’è da ammettere che questo è uno dei lavori meglio riusciti in casa Codemasters.

Puoi anche dare un’occhiata al nostro Video-comparazione su Youtube:

A presto e nel dubbio tieni giù!

A cura di Kevin Salerno

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