Prime Impressioni su F1 25: Cosa è cambiato da F1 24?

Prime Impressioni su F1 25: Cosa è cambiato con F1 24?

Prime Impressioni su F1 25: Cosa è cambiato con F1 24? - A cura di Alberto Di Teresa

Ciao Top Driver!

Sono Alberto Di Teresa e benvenuto nel nostro primo articolo del blog su F1 25.

Oggi voglio condividere con te le mie prime impressioni sul nuovo F1 25.

Partiamo subito col dire che questa nuova edizione sembra sin da subito molto più solida, divertente e ben realizzata rispetto al capitolo precedente. 

Sono convinto che quest’anno ci divertiremo ancora di più e che assisteremo a campionati spettacolari, ricchi di duelli ruota a ruota.

Per questo ti consiglio di partire con il piede giusto e iniziare ad allenarti fin da ora, per vivere la tua migliore stagione su F1 25.

Mi sono preso qualche ora insieme al mio team per testare a fondo, a 360 gradi, i vari aspetti del titolo.

Dalla tecnica di guida, all’uso dell’ERS, passando per i setup, l’approccio alle piste e altri fattori chiave.

Entriamo quindi nel vivo di questo contenuto con le prime impressioni su F1 25.

Prime Impressioni su F1 25: Cosa è cambiato con F1 24?

FRENATA E TRAIL-BRAKING

Cominciamo dalla tecnica di guida, nello specifico la fase di frenata. 

La frenata sul 25 risulta piuttosto diversa rispetto a quella di F1 24. 

In certi frangenti è decisamente più impegnativa.

Come sempre, la prima fase, soprattutto in rettilineo, richiede un attacco molto deciso.

Bisogna portarsi al 100% della pressione sul freno.

Ma rispetto a F1 24, qui emerge con molta più forza l’importanza del trail braking.

Questo nella seconda fase di frenata, quando si inizia ad inserire l’angolo volante. 

Il trail braking diventa fondamentale, anche perché il brake bias è più spostato sul posteriore.

Questo aspetto rende il trail-braking uno strumento davvero efficace per ottenere una buona rotazione in ingresso curva.

Quando però ci si avvicina al punto di corda, è necessario rilasciare il freno in maniera molto rapida, arrivando talvolta con una percentuale minima di pressione o in transizione completa.

Rispetto al capitolo precedente, torna con forza la tecnica del trail-braking, ma stavolta bisogna essere più precisi, sia nel dosare il freno in fase di pressione, sia nel rilascio. 

Anche un piccolo bloccaggio può compromettere in modo significativo la traiettoria d’ingresso e quindi rovinare l’intero giro.

Serve attenzione proprio ai bloccaggi in frenata, che in questa stagione sono più frequenti. 

Ogni singolo bloccaggio incide anche di più sull’usura degli pneumatici.

Sul fronte della dinamica di guida generale, ho notato che F1 25 richiede ancora più precisione rispetto a F1 24.

Questo aspetto è determinante: mancare anche solo il punto di corda in alcune curve può farti perdere molto tempo e compromettere l’equilibrio dinamico della vettura.

Quando si prova a correggere per tornare sulla traiettoria ideale, si perde ulteriore tempo e si peggiora anche l’usura delle gomme.

Di conseguenza, rispetto al vecchio capitolo, ora serve essere più puliti, più chirurgici.

Prima si poteva affrontare la frenata in modo più aggressivo, per poi correggere man mano mentre ci si avvicinava al punto di corda.

Oggi questo approccio non è più sostenibile: bisogna essere estremamente precisi sin da subito, in ingresso curva.

Anche perché, come vedremo tra poco, la trazione è sì più lineare, ma al tempo stesso influisce molto di più sul lap-time.

In molti casi abbiamo notato che i track limits sono leggermente più permissivi e questo ci consente di aggredire di più il circuito, proprio come accade nella realtà.

Ma soprattutto ci permette di guidare con più tranquillità, esprimendo meglio il nostro potenziale senza essere condizionati dalla paura costante di ricevere i famigerati 3 secondi di penalità.

Prime Impressioni su F1 25: Cosa è cambiato con F1 24?

LE TRAIETTORIE

Restando sulla questione della precisione di guida richiesta da F1 25, è utile riflettere anche sulle traiettorie. 

Dopo aver girato su diverse piste, abbiamo osservato come le traiettorie possano variare, specialmente nell’approccio a certe curve.

In alcuni casi conviene anticipare il punto di corda, sia in termini di traiettoria pura, sia sul piano tecnico, cioè nel momento in cui applichiamo il primo input di angolo volante in ingresso curva.

Questo ci aiuta a mantenere velocità, precisione e a eseguire meglio il trail braking.

Abbiamo notato anche un miglioramento nel passaggio su alcuni cordoli. 

In molte curve ora si può aggredire il cordolo interno senza perdere stabilità, e questo porta un vantaggio importante sul lap-time

Bisogna però prestare attenzione ai cordoli esterni, soprattutto se ci arriviamo con tanto gas e troppo angolo volante.

In queste condizioni la vettura può subire un sovrasterzo improvviso, perdendo aderenza in modo difficile da controllare.

Per questo motivo, devi concentrarti sul movimento di riallineamento del volante in uscita curva: è essenziale per ottenere buona trazione, rotazione e soprattutto per mantenere la macchina stabile.

Prime Impressioni su F1 25: Cosa è cambiato con F1 24?

TRASFERIMENTI DI CARICO

Parliamo ora del peso vettura e dei trasferimenti di carico.

Risultano più marcati, tipo nei cambi di direzione bruschi e nella frenata, in particolare quando usiamo tanto trail braking. 

Se questa tecnica è eseguita bene, possiamo portare tanta velocità in ingresso curva e arrivare con buona rotazione al punto di corda. 

Ma se esageriamo con il freno, la macchina rischia di scivolare lateralmente su tutte e 4 le ruote, facendoci perdere decimi preziosi. 

Il corretto uso e la conoscenza dei trasferimenti di carico sono fondamentali in pista.

I piloti più esperti sapranno trarre vantaggio da una dinamica così accentuata.

Prime Impressioni su F1 25: Cosa è cambiato con F1 24?

LA SCALATA

Per quanto riguarda la fase di scalata, il tempismo rimane cruciale.

Se scali le marce in modo troppo rapido, come una mitraglietta, spesso non entrano e comprometti tutta la frenata.

Devi scalare con il giusto ritmo, così da permettere al freno motore di lavorare in modo efficiente. 

Anche se il freno motore non ha più un parametro dedicato nella schermata del setup, il suo impatto nelle dinamiche di guida è ancora più rilevante.

Saperlo usare è un punto chiave per ottenere ottimi laptime.

L’uso delle marce durante il giro richiede attenzione: avere la marcia giusta sia in ingresso curva che in fase di trazione è importantissimo, anche più che su F1 24. 

Quindi devi fare attenzione sia al downshift che all'upshift.

Non sempre offrono i vantaggi che potresti aspettarti.

Prime Impressioni su F1 25: Cosa è cambiato con F1 24?

LA CAMBIATA

Inoltre, rispetto al capitolo precedente, il tempismo della cambiata tra la settima e l’ottava marcia risulta molto importante in accelerazione.

Quando passiamo dalla 7° all’8° marcia, rispetto a F1 24 dove si poteva tenere la 7° anche fino ai 310 km/h, su F1 25 il comportamento cambia sensibilmente. 

Dipende molto dalla vettura, ma soprattutto è importante notare che l’ottava marcia plafona meno, in particolare con setup ad alto carico aerodinamico.

Conviene quindi utilizzare l’ottava anche solo per brevi tratti, perché al contrario di F1 24, dove la marcia plafonava e impediva l’accelerazione, su F1 25 la vettura continua a guadagnare velocità.

Questo si traduce in un vantaggio concreto sul giro, e potrà influenzare anche il modo in cui approcciamo alcune curve veloci.

Prime Impressioni su F1 25: Cosa è cambiato con F1 24?

LA TRAZIONE

Parliamo ora della trazione.

Rispetto a F1 24 è cambiata molto ed è diventata ancora più importante per ottenere buoni tempi sul giro.

Risulta più pulita, più lineare, apparentemente più semplice.

Ma questo non significa che rappresenti un vantaggio automatico per te e per il tuo laptime.

Serve un approccio al gas in fase di aggancio molto deciso, per generare subito tanta rotazione. 

Subito dopo devi riallineare rapidamente il volante, così da arrivare in modo fluido ma veloce al 100% di gas.

Questo ti permetterà un’uscita di curva molto efficace e ti darà tanta accelerazione.

Come sempre, però, ci sono pro e contro.

In una prima fase ti sembrerà che la vettura sia più stabile, perché si può entrare sul gas con maggiore decisione. 

Sembra più difficile perdere la macchina.

Ma proprio perché possiamo arrivare molto prima al gas, se non sei preciso nell’erogazione e nel riallineamento del volante, rischi una perdita di aderenza improvvisa.

Il sovrasterzo che ne deriva può essere marcato, soprattutto se, come dicevamo prima, tocchi il cordolo esterno in uscita curva.

L'USURA GOMME E L'EFFETTO SCIA

Abbiamo notato anche altre differenze rispetto al capitolo precedente.

L’usura delle gomme è aumentata e lo stile di guida incide ancora di più sul degrado degli pneumatici. 

Devi fare attenzione alla precisione, al trail braking, e ai piccoli wheel spin in uscita curva.

Tutti questi elementi, oltre a penalizzare il giro, aumentano l’usura.

Dai dati relativi a scia e aria sporca che abbiamo già analizzato, sembra esserci una leggera riduzione dell’effetto scia, mentre l’aria sporca è più impattante quando seguiamo da vicino un’altra vettura.

Di conseguenza, stare in trenino o seguire da vicino diventa più complicato, perché si perde aderenza e precisione, e le gomme si usurano e si scaldano più velocemente.

LE IMPOSTAZIONI AVANZATE DEL VOLANTE E L'ERS

Sembra che siano cambiate anche alcune impostazioni avanzate del volante, in particolare l’angolo di sterzo e il modo in cui influisce sullo stile di guida.

Ti consiglio di provare diverse configurazioni, anche variando l’angolo da pista a pista. 

È un aspetto importante, soprattutto in ottica gara.

Su questi dettagli faremo contenuti più approfonditi.

Lo stesso vale per l’ERS.

Stiamo ancora analizzando a fondo la sua gestione, ma abbiamo già notato differenze sia nell’erogazione, sia nel de-rating e nella fase di recupero dell’energia ibrida.

Anche su questo ti proporremo presto un contenuto specifico, per aiutarti a capire come gestirlo correttamente in qualifica e in gara.

IL SETUP

Parlando invece dell’assetto, avrai notato che i setup sono molto diversi rispetto a F1 24.

Cambiano per via del carico aerodinamico, del bilanciamento aero, ma anche del bilanciamento meccanico, che in alcune piste è parecchio diverso rispetto al passato. 

Anche le pressioni degli pneumatici sono cambiate in modo significativo, e questo influisce sull’intero equilibrio dinamico. 

Per questo sarà necessario fare molta più attenzione nella fase di sviluppo dei setup.

Si possono ottenere ottimi laptime anche con filosofie di setup differenti.

Se hai già acquistato il nostro Pack Setup, sappi che da ieri 28 maggio 2025 puoi già iniziare a scaricare i primi setup su cui abbiamo lavorato. 

Come ogni anno, troverai nuove versioni aggiornate che seguiranno l’evoluzione del titolo e la nostra maggiore esperienza su questo capitolo. 

Se non l’hai ancora fatto, ti consiglio di acquistare il nostro pack setup e approfittare dell’offerta.

Clicca sul pulsante in basso.

A presto e nel dubbio tieni giù!

ALTRI ARTICOLI:

ALTRI ARTICOLI: