Ciao Top Driver!
“La pista è la mia tela. L’auto è il mio pennello”. questa frase del fuoriclasse britannico Graham Hill rappresenta al meglio come interpretare il circuito del quale parleremo oggi, vale a dire il cittadino di Montecarlo.
Scopriremo tutti i segreti che ti consentiranno di dominare, curva dopo curva, l’affascinante circuito monegasco.
O come direbbe lo stesso Hill, cinque volte vincitore a Monaco, pennellare ogni curva come se stessi dipingendo.
Qualche informazione storica…..
14 Aprile 1929: L’imprenditore Anthony Noghès, già famoso per aver creato il Rally di Montecarlo nel 1911, organizza insieme al Principe Luigi II il primo Gran Premio di Monaco della storia in una pista, che anche oggi, conserva il suo DNA.
Sedici piloti partecipano alla gara, che vede una durata di 100 giri. A trionfare è stato William Grover Williams, alla guida della Bugatti Type 35B. Il britannico si è anche portato a casa un premio in denaro di 100.000 franchi.
Il successo in termini di pubblico della gara è stato grandioso e si ebbe la percezione, quindi, che quella pista avrebbe fatto davvero tanta strada.
Dal 1929 ad oggi, infatti, il tracciato non ha subito grandi modifiche, fatta eccezione per l’aggiunta delle chicane.
Inoltre, soltanto nel 1951, 1953, 1954 e 2020 la Formula 1 non ha messo piede a Montecarlo. Tutto ciò fa capire che ogni grandissimo campione della storia dello sport è passato da qui ed ha incantato il pubblico del Principato.
Da Juan Manuel Fangio a Max Verstappen, passando per Jack Brabham, Graham Hill, Jackie Stewart, Niki Lauda, Alain Prost, Ayrton Senna (un giorno pubblicheremo un articolo sul rapporto speciale tra Senna e Montecarlo), Michael Schumacher, Fernando Alonso, Kimi Raikkonen, Sebastian Vettel e Lewis Hamilton. Sono passati davvero tutti da queste parti.
L’incredibile importanza di questa pista nel mondo è sottolineata dal fatto che il GP di Monaco rientra nelle gare da vincere per conquistare la Triple Crown, che si ottiene trionfando alla 500 miglia di Indianapolis, alla 24h di Le Mans e, appunto, a Monaco. L’unico ad averla ottenuta, ad oggi, è proprio Graham Hill.
Tra gli attuali piloti di Formula 1, Fernando Alonso è quello più vicino a conquistare la Tripla Corona avendo vinto sia a Monaco che a Le Mans. Nei prossimi anni l’obiettivo del fuoriclasse iberico sarà proprio quello di provare a vincere a Indianapolis, dopo due tentativi non andati a buon fine.
Adesso Top Driver tieniti forte, perché andiamo in pista! Ecco a te la guida al circuito di Montecarlo su F1 2021: continua a leggere quest’articolo per scoprire i segreti di questo magnifico e difficilissimo circuito.
Rettilineo di partenza, Boulevard Albert 1er

Via sul rettilineo del traguardo, resta interno per risparmiare metri.
Curva 1: Sainte Devote

Frena prendendo come riferimento il cartello dei 50 metri. Fallo in linea retta per avere una vettura più stabile, tocca il cordolo interno e fai attenzione ai bump, al cambio di pendenza e al guardrail in uscita di curva.
Curva 3-4: Massenet-Casino


Approccia Massenet allargandoti per andare dentro in trail-braking, sfrutta al massimo la percorrenza di curva per poi avere una vettura pronta, stabile per l’immediato cambio di direzione, la curva del Casinò. Occhio ai dossi in uscita che possono portarti al sovrasterzo.
In particolare nel breve allungo dopo il Casinò, ti consigliamo di schivare il bump a sinistra usando poco angolo volante per tornare subito a raso del guardrail e preparare la frenata successiva.
Curva 5: Mirabeau Alta

Frena poco prima della fila di alberi a sinistra, sii pulito e cerca di non bloccare l’anteriore destra. In uscita di curva c’è un piccolo cambio di direzione in cui dovrai restare interno per guadagnare metri ed avere una vettura pronta per il tornantino.
Curva 6: Loews

Il mitico tornante della vecchia stazione. Quanti incolonnamenti tra monoposto abbiamo visto in questa curva!
La Loews è la curva più lenta dell’intero mondiale (va affrontata a circa 45 km/h) e richiede 180 gradi di angolo sterzo, l’angolatura più alta dell’intero mondiale.
Frena inizialmente in linea retta, stringi andando a sfiorare il cordolo interno e allargati in uscita per prepararti al meglio ad una sequenza di curve di raccordo.
Curva 7-8: Mirabeau Bassa-Portier


A Portier e Mirabeau Bassa usa il gas con moderazione, cerca di avere un avantreno preciso, “giocale” in seconda-terza velocità facendo shortshift in uscita da entrambe le curve.
Ovviamente cerca di uscire forte da Portier in vista del rettilineo del Tunnel.
Curva 10-11: Nouvelle Chicane

La mitica Chicane del Porto, l’unico reale punto di sorpasso in gara.
Frena subito dopo il cartello dei 100 metri, entra con poco angolo sterzo perché altrimenti sbatti contro lo spigolo del guardrail, sii reattivo ed aggredisci il cordolo nel cambio di direzione, fai shortshift e vai giù tutto verso il Tabaccaio.
Curva 12: Tabaccaio

In questa curva, nel 2013, Pastor Maldonado ha rischiato di finire in tribuna decollando sulla Marussia di Max Chilton.
Prendi come punto di riferimento il cartello dei 50 metri, premi leggermente il pedale del freno e non avere paura di buttarla dentro.
Scala in quinta velocità e sfiora il cordolo interno per poi riprendere subito il gas.
Occhio, però, a non avere sottosterzo qui al Tabaccaio. Cerca di caricare al massimo le ali.
Curva 13-14: Louis Chiron

Questa meravigliosa sequenza di curve veloci è intitolata a Louis Chiron, l’unico pilota monegasco capace di andare a podio nella gara di casa,
Qui tieni giù il piede dell’acceleratore, dai poco angolo volante e pizzica entrambi i cordoli.
Curva 15-16: Piscine

Le Piscine, d’altro canto, hanno visto tantissimi incidenti per due motivi: troppo angolo sterzo in entrata o poca decisione, reattività nel cambio di direzione.
Porta tanta velocità in ingresso dando poco angolo volante, al cambio di direzione aggredisci il dissuasore giallo passandoci sopra con il fondo piatto. Sacrifica leggermente l’uscita, prediligi l’ingresso.
Curva 17: Rascasse

Alla Rascasse frena in prossimità del cartellone pubblicitario Zepter, scala in prima velocità, sii lineare evitando come la peste l’esterno subito dopo aver transitato sotto il cartellone bianco.
Occhio al sovrasterzo in uscita. In questo tipo di curve è sempre richiesto tanto grip meccanico e anche tanta parsimonia nell’abbassare il piede destro.
Curva 18-19: Anthony Noghes

Ultime due curve, allargati per raccordarle bene, frena il meno possibile, parzializza ed esci senza andare subito a fondo col pedale.
Bene Top Driver, siamo sicuri che dopo la lettura di quest’articolo riuscirai ad abbassare i tuoi tempi a Monaco e soprattutto prendere quella bandiera a scacchi che lo stesso “Antonino” ha inventato!
Puoi anche dare un’occhiata al nostro video tutorial su Youtube
A presto e nel dubbio tieni giù!
A cura di Kevin Salerno