F1 22 Tutorial: Le istruzioni per diventare un Mago della Pioggia

Ciao Top Driver!

Per moltissimi Piloti, l’arrivo della pioggia è uno dei peggiori incubi che si possano manifestare.

Con l’acqua presente sull’asfalto, è ovvio che la pista diventi molto più scivolosa, con meno grip, l’auto più sottosterzante e meno prevedibile. Devi fare moltissima attenzione se non vuoi rovinare la gara.

Ogni giorno, molti Piloti ci chiedono: “Ma come caspita si fa a guidare sul bagnato? Mi sembra impossibile.”

E se ti trovi anche tu in grande difficoltà sul bagnato, non temere. Oggi leggerai una guida che ti consentirà di padroneggiare le condizioni piovose e di sfruttare queste situazioni a tuo grande vantaggio.

Bando alle ciance e iniziamo subito!

Le condizioni di pista bagnata sono molto variabili!

Ci sono tre macro-condizioni nelle quali ti puoi trovare in pista.

  • Asciutto
  • Intermedio
  • Bagnato estremo

Sappi che su F1 22 il meteo può variare in maniera molto rapida.

Si può passare in un nulla da condizioni di bagnato a quelle in cui si montano pneumatici slick e tu devi essere molto bravo ad individuare quel momento in cui andare ai box e passare alla gomma d’asciutto.

In particolare, in fase intermedia, devi stare molto attento: stai passando dall’asciutto al bagnato estremo o viceversa.

Quindi devi essere bravissimo a capire quali pneumatici siano adatti a quella situazione “borderline”: se le intermedie, le full wet o addirittura le slick.

Se sbagli questa scelta in una pista lunga come Spa o Baku, sappi che sei fritto perché il giro è molto lungo e devi fare tanta strada prima di rientrare al pit.

Stai attento e percepisci sempre ogni singola sensazione che la vettura ti offre, fatti trovare pronto ad eventuali evoluzioni/involuzioni del circuito.

Ma ricorda sempre che le tecniche di guida sono la cosa più importante! E tu devi saperle adattare ad ogni condizione, altrimenti è finita!

Infatti, ora il nostro focus si sposterà proprio su di esse.

Come si frena sul bagnato?

La tecnica di frenata sotto la pioggia varia rispetto all’asciutto.

Te lo spieghiamo tramite un esempio scritto alla Prima Variante di Monza.

Se sull’asciutto si frena poco prima dei 100 con tutto il pedale giù per poi andare in trail-braking sino al punto di corda, sul bagnato la storia è diversa.

Si anticipa il punto di staccata, si è veramente poco full-freno e si modula il pedale onde evitare un fastidioso bloccaggio delle anteriori. Aspetta fino all’ultimo per iniziare la fase di trail-braking.

Sii più tranquillo con la scalata, abbi un tempismo meno immediato rispetto all’asciutto.

Poi si lotta con il sottosterzo in trail-braking e, ovviamente, si è attenti ad eventuali micro-bloccaggi che possono verificarsi.

Affina questa tecnica di frenata e sviluppa una sensibilità che ti consentirà di regolare il pedale come se fossi un metronomo.

Per aiutarti, in ambito setup, sposta il ripartitore di frenata tutto sul posteriore (tra 50% e 52%) per avere meno forza frenante davanti e limitare bloccaggi delle anteriori.

Come mi comporto a centro curva?

Fai più transizione rispetto all’asciutto, quindi stai un po’ più di tempo senza freno e gas puntati.

Adotta delle traiettorie più spigolose, a V, in modo tale che tu possa privilegiare la trazione in uscita curva.

Ritarda la corda e così facendo, in uscita, avrai un muso più dritto che ti semplificherà la fase di accelerazione. Andrai con più intensità sul gas e potrai andare prima flat-out.

Inoltre, stai alla larga, in caso di condizioni particolarmente bagnate, dai cordoli e dalle asperità perché possono trasformarsi in tuoi nemici e farti sbinnare.

Lavora tanto, tantissimo con i movimenti di volante in ogni fase della curva e cerca di fare molte micro-correzioni per tenere l’auto il più stabile possibile.

Non preoccuparti se, rispetto all’asciutto, porti più angolo sterzo: è normale, devi lottare con il sottosterzo.

Dopo la transizione, vai di tecnica dell’aggancio: colpetto di gas per portare un attimo il peso sul posteriore e trovare un po’ di aderenza.

E in trazione?

La regola generale è quella di NON essere bruschi, di pazientare nell’andare sparati con il gas. Sii dolce, calibrato, modula tanto il pedale dell’acceleratore.

Aiutati con le tecniche dello short-shift e del telegrafo in modo tale da avere una trazione più sicura e soprattutto più efficace.

Cerca di essere molto dolce nel raddrizzare l’angolo volante, ma ricorda che devi stare molto attento e temporeggiare prima di andare full gas.

Ma in caso di sottosterzo o sovrasterzo, prenditi la licenza di essere violento con il volante in modo tale da stabilizzare la vettura e non finire fuori.

Sii dolcemente cattivo, un ossimoro sulla base della guida sul bagnato.

Ricorda sempre che il grip disponibile è minore ed è molto difficile capire qual è il limite oltre il quale non devi andare per non perdere la vettura.

In più, presta attenzione all‘erogazione dell’ERS. La batteria ti fornisce un surplus di potenza improvviso che ti porterà ad avere più difficoltà nel controllare la vettura.

Evita di azionarla durante l’intera fase di trazione.

Lavora tanto, tantissimo sul bagnato per sviluppare un’innata sensibilità di guida che ti consentirà di avere una marcia in più nei confronti dei tuoi avversari (e anche sull’asciutto!)

Setup sul bagnato: cosa faccio?

Il Setup gioca un ruolo fondamentale sul bagnato. Avere una vettura sincera è importantissimo se vuoi andare forte sotto la pioggia.

Ecco, quindi, qualche consiglio per poter regolare l’auto in queste condizioni.

  • Sposta al 50-51% il ripartitore di frenata sul posteriore per avere meno potenza frenante davanti e così facendo rischierai meno di andare al bloccaggio.
  • Abbi ali più cariche. Ricorda che sul bagnato si è più lenti. Meno veloci si è, meno carico si genera. Ecco perché è fondamentale avere più downforce che ti consenta di avere più grip ed avere più sicurezza in ogni fase della pista, evitare eventuali aquaplaning.
  • Riduci un po’ il differenziale in pressione per avere un gas più gestibile.
  • Diminuisci campanature e convergenze per avere più grip laterale, ma non eccessivamente.
  • Ammorbidisci, ma non troppo, barre e sospensioni.
  • Guida con una monoposto più alta per limitare la probabilità di andare in aquaplaning.

Bene Top Driver, hai visto quante differenze ci sono tra asciutto e bagnato, ma soprattutto quante cose incidono sulla guida sotto la pioggia.

Per affinare queste tecniche, questi consigli e farli tuoi, avrai bisogno di tanto, tantissimo allenamento.

Ci vuole tempo per trovare la giusta quadra, il limite e una certa confidenza in queste condizioni.

Diventare maghi della pioggia, come due fenomeni del calibro di Ayrton Senna e Jenson Button, non è per nulla un gioco da ragazzi.

Se poi, hai difficoltà anche sull’asciutto, sul bagnato affonderai come un’auto in mezzo al mare.

Ecco perché é necessario lavorare tantissimo sull’asciutto, saper frenare e trazionare al meglio una vettura se vuoi spiccare il volo in tutte le condizioni e fare la differenza nei confronti dei tuoi rivali.

Quindi pensa prima all’asciutto, alle tecniche in quelle condizioni, setup, mettere a posto il tuo stile di guida prima di lavorare in condizioni più estreme.

Devi imparare a padroneggiare l’auto in ogni condizione atmosferica se vuoi battere i tuoi rivali e vincere le gare.

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A cura di Kevin Salerno

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