F1 22 Guida Al Circuito: Spa

Ciao Top Driver!

“Quello che trascorri guidando a Spa è il tempo più ripagato nella vita di un pilota”. Frase del compianto 3-volte campione Niki Lauda, che non poteva non ammirare Sua Maestà, Spa-Francorchamps, di cui parleremo oggi.

Questo circuito situato sulle Ardenne, inaugurato nel 1922, era molto diverso da come è oggi. Per farla breve, era un tracciato cittadino ed era lungo il doppio rispetto ad oggi.

Tuttavia, per motivi di sicurezza, questo mega-layout è stato completamente rivisto nel 1979 e (solo nel T3), nel 2007. Ultima modernizzazione quest’anno per quello che riguarda le vie di fuga e tutte le aree esterne al tracciato.

Oggi Spa è lunga 7004m e comprende 20 curve, che possiamo definire come “esami” da superare per laurearsi al meglio in quella che è l’Università della Formula 1.

Un tracciato veloce, ma completo e che ospita numerosi tratti tecnici e spettacolari, come Eau Rouge – Raidillon e Pouhon.

Questo e moltissimo altro a Spa, della quale ti sveleremo tutti i segreti, curva dopo curva, su F1 22.

Due dei momenti più importanti della F1 in questo circuito…

Premessa: scegliere non è stato per nulla facile visto che Spa, quasi da sola, riempirebbe decine di capitoli del grande libro di storia della F1.

Detto questo, iniziamo!

1998, tra il groviglio incredibile e lo scappellotto di Schumi a Coulthard

Piove e il circuito belga si bagna.

La gara parte senza Safety Car, nonostante si veda ben poco e ci siano numerose pozzanghere.

A La Source è “tutto regolare sino a questo momento“, ma poi… si scatena il più grande incidente della storia della F1 a livello di auto coinvolte, ben 13.

“Un groviglio incredibile”, innescato dall’aquaplaning della McLaren di David Coulthard che finisce violentemente a muro, seguito da tutte le altre monoposto che si scontrano l’una contro l’altra.

Bandiera rossa, ma fortunatamente nessuno riporta gravi conseguenze e la gara può ripartire dopo un’ora.

C’è anche chi, come Coulthard, che non potendo più contare sulla propria monoposto, ritorna in pista con la monoposto di riserva, il muletto.

Lo stesso scozzese che, durante la gara, provoca la furia di Michael Schumacher.

Siamo al giro 24 e il Kaiser sta, come di consueto sul bagnato, dominando la corsa e si appresta a doppiare David Coulthard nel discesone che collega a Pouhon.

La McLaren rallenta di colpo e Schumi, anche a causa della scarsa visibilità, non fa in tempo a scartarla e… contatto!

La Ferrari finisce con 3 ruote, la McLaren senza ala posteriore: entrambi i piloti sono costretti al ritiro.

Schumi, infuriato, si dirige al box McLaren nel quale rifila uno schiaffo a Coulthard prima di essere portato via.

Una faida che si chiuderà qui, dato che negli anni tra i due nascerà una bella amicizia.

Per la cronaca, questa gara storica a Spa sarà vinta da Damon Hill (ultima della sua carriera), seguito da Ralf Schumacher che completa la prima ed unica doppietta della storia della Jordan.

2000, The Ultra Pass

Giro 41, Michael Schumacher e Mika Hakkinen sono in lotta per la vittoria della corsa.

I due si presentano quasi appaiati sul Kemmel, nel mentre c’è da doppiare la BAR di Ricardo Zonta.

Mika beneficia della doppia scia, Michael scarta Zonta verso sinistra, ma la McLaren, più veloce, scarta Zonta all’interno creando un incredibile three-wide alla staccata di Les Combes.

Curva nella quale, con incredibile coraggio e tecnica di guida, il finlandese ne esce davanti a tutti, conquistando un incredibile successo sulle Ardenne.

E anche tu, vuoi laurearti con la lode a Spa?

Se sì, Ecco a te la guida al circuito di Spa-Francorchamps su F1 22: continua a leggere quest’articolo per sapere come padroneggiare e dominare questo magnifico e bellissimo circuito.

Curva 1: La Source

Il tornantino della “calma” prima della tempesta di Eau Rouge – Raidillon e il Kemmel.

Frena al cartello dei 100 metri in linea retta, posticipa leggermente la corda, seconda velocità, short-shift e aggancia la vettura con il gas per uscire come un razzo.

Da qui in poi, per oltre 2km, non mollerai il pedale dell’acceleratore.

Curva 3-4-5: Eau Rouge – Raidillon

Giusto due dati su questa sequenza impressionante: 24 metri di dislivello disposti su 240 metri di pista.

Un capolavoro che, con le vetture d’oggi, si fa flat-out, ma che solo ad osservarlo ci fa capire perché amiamo il Motorsport.

Una sequenza che può essere paragonata a quelle opere d’arte su cui fissi lo sguardo per un po’, colpito e meravigliato.

La semi-curva di sotto è l’Eau Rouge, mentre tutta la parte in salita è il Raidillon.

Tieni giù e goditi questa compressione pazzesca in cui l’obiettivo è fare meno metri possibili per arrivare sparato sul Kemmel, prima zona DRS e fine del T1.

Curva 5-6-7: Les Combes-Malmedy

Una S poco semplice, in cui è molto importante tenere la vettura in assetto per non perderla.

Staccata ai 70, ingresso in quarta aggredendo il primo cordolo, esci raccordando il cambio di direzione, tieni due ruote anche sul secondo cordolo e nel frattempo tecnica del telegrafo con il gas.

Qui dai un 70% di gas sino all’uscita, gestisci gli avvallamenti e lanciati verso il discesone.

Curva 8: Rivage

Frenata non facile nella quale potresti bloccare l’anteriore sinistra, per cui presta attenzione.

Curva a camber negativo che richiede una staccata in trail-braking quando inizia il cordolo esterno, fai scorrere la vettura con il freno pinzato sino a centro curva.

Vai in down-shift in seconda, attimo di transizione e gas, modulandolo e facendo doppio short-shift.

Fai una linea che ti permetta di raccordare al meglio la No Name, una curva in cui è molto facile avere sottosterzo.

Curva 11: No Name

Qui dai un pizzico di freno, attimo di transizione e aggancia la vettura con il gas.

Occhio al sottosterzo e al cordolo interno, che possono mettere fine al tuo hot-lap.

Curva 12: Pouhon

Qui si raggiungono, probabilmente, i carichi laterali più importanti di tutto il calendario.

Una compressione da affrontare, anche questa, con il cuore in gola.

Dai un colpetto di freno ed inserisci subito la vettura in settima, con un movimento di volante secco e dai subito gas, cercando di non toccare il cordolo interno e di finire largo.

Avrai notato che qui è importantissimo avere una vettura che sia il meno sottosterzante possibile, altrimenti sono guai.

Curva 13-14: Campus

Qui frena quando inizia il cordolo esterno, ingresso in quinta in trail-braking ed evita come la peste il cordolo interno.

Dai gas modulando e preparando il cambio di direzione, per il quale devi telegrafare e sfruttare il cordolo interno.

Curva 15: Stavelot

Qui colpetto di freno, ingresso in quarta e fai il pelo al cordolo interno.

Privilegia l’uscita agganciando la vettura con il gas perché da qui sino alla Bus Stop, non si frena più.

Dopo Stavelot si chiude un eterno T2.

Curva 16: Courbe Paul Frere

In questa curva tieni giù, ma fai qualche micro-correzione per gestire gli avvallamenti.

Non toccare il cordolo interno perché rischieresti di sbinnarla.

Curva 18: Blanchimont

Qui, nel dubbio, tieni giù e cerca di perdere meno velocità di punta possibile.

Curva 19-20: Bus Stop

Ultimo esame da superare, la Bus Stop, che richiede la staccata più potente del giorno.

Frena con cattiveria in linea retta ai 100, ingresso in seconda senza aggredire eccessivamente la corda.

In uscita vai in transizione, raccorda il cambio di direzione e dai gas, modulandolo per gestire i bump (presenti in tutta la chicane), short-shift e prenditi la tua laurea a Spa.

Bene Top Driver, dopo aver capito come affrontare al meglio questo tracciato, siamo sicuri che dopo la lettura di quest’articolo riuscirai ad abbassare i tuoi tempi qui a Spa-Francorchamps.

Puoi dare un’occhiata al nostro video-tutorial su YouTube:

Al prossimo hot-lap e nel dubbio tieni giù!

A cura di Kevin Salerno

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