F1 22 Guida Al Circuito: Baku

Ciao Top Driver!

“L’odore della benzina, guidare al limite rischiando di scivolare, ti da un sacco di adrenalina”. Questa frase di Max Verstappen descrive la sensazione principale che si prova nel girare nel tracciato del quale parleremo oggi, il Baku City Circuit.

Inaugurato nel 2016, questo circuito cittadino è lungo 6003m e comprende 20 curve.

Per due motivi, possiamo definire Baku uno dei più grandi capolavori di Hermann Tilke.

Innanzitutto, la pista passa per i luoghi che maggiormente raccontano la storia della capitale dell’Azerbaijan, tra il centro storico (interamente Patrimonio dell’Unesco) e i nuovissimi grattacieli, simboli della grande evoluzione finanziaria della città in questi ultimi anni.

Potremmo dire: “Il nuovo che irrompe nel fascino della città vecchia”. Anche perché, in molti punti del centro storico, è facile vedere queste torri alte oltre 180m.

In secondo luogo, il layout è un incredibile misto tra sezioni molto particolari e tecniche, come il Castello, e tratti velocissimi come il mega rettilineo finale di 2200m.

Quindi capirai che ricercare il miglior assetto a Baku non è per nulla facile, così come anche essere veloci in ogni punto della pista.

Ecco perché non vediamo l’ora di svelartene tutti i segreti, curva dopo curva, su F1 22.

Due dei momenti più importanti della F1 in questo circuito…

2018, lo scontro tra le due Red Bull

Siamo al giro n°39 della corsa e da alcuni giri è in scena una bellissima lotta interna alla Red Bull per la quinta posizione, tra Max Verstappen e Daniel Ricciardo.

Sul rettilineo del traguardo l’australiano cerca l’interno per curva 1, il quale viene protetto solo all’ultimo dall’olandese.

In staccata, succede l’inevitabile: Ricciardo tampona Verstappen ed entrambi si fermano nella via di fuga di curva 1.

Concorso di colpa tra i due, dato che sia Max in fase di chiusura che Daniel in fase d’attacco sono stati molto aggressivi.

I due piloti non si accuseranno a vicenda durante le interviste, preferendo innanzitutto scusarsi con il team. La cosa migliore, dato che il team principal Christian Horner non prenderà per nulla bene il contatto.

Bonus:

Per la cronaca, durante il regime di safety car dovuto a quest’incidente, saluterà la compagnia anche Romain Grosjean per un gravissimo errore di guida.

Partito ultimo, il gineverino si è portato in sesta posizione grazie ad un’ottima gara (anche dal punto di vista strategico), ma mentre sta scaldando le gomme, finisce su un avvallamento e distrugge la sua Haas contro il muro.

Via radio, incolperà il povero Marcus Ericsson per il ritiro, salvo poi capacitarsi a freddo dell’errore commesso dovuto al passaggio sul bump.

2021, un finale vietato ai deboli di cuore

Siamo al 45° giro su 51 e Max Verstappen si appresta a trionfare a Baku dato che il suo vantaggio nei confronti dei suoi inseguitori è abbastanza rassicurante.

Tuttavia, la gomma posteriore sinistra scoppia in pieno rettilineo del traguardo e la Red Bull di Max finisce violentemente a muro. Dalle stelle alle stalle.

Viene esposta la bandiera rossa, ufficialmente per evitare che si verifichino altre esplosioni sul finale di gara, dato che anche Lance Stroll, con gomme usurate, era stato protagonista di un botto determinato dallo stesso motivo.

Ripartenza a 3 giri dal termine con procedura da fermo, tutti montano gomma rossa. Per Lewis Hamilton, secondo, è l’occasione di passare l’olandese in classifica piloti.

Via, scattano le vetture, ma Hamilton sbaglia la frenata di curva 1 e finisce in ultima posizione, fuori dalla zona punti.

Se per il 7 volte campione è una grandissima occasione sprecata, per Sergio Perez si aprono le porte del suo primo successo in Red Bull e di salvare in parte la giornata del team, seguito da Sebastian Vettel (al suo ultimo podio in carriera) e Pierre Gasly.

Adesso, però, sei pronto per scendere in pista?

Ecco a te la guida al circuito di Baku su F1 22: continua a leggere quest’articolo per scoprire i segreti di questo bellissimo circuito.

Curva 1:

Inizia la lunga serie di curve a 90°.

Approccia la staccata allargandoti sino a mettere mezza monoposto oltre il cordolo esterno, frena in linea retta ai 120m, ingresso in terza ed esci facendo meno transizione possibile.

Curva 2:

Qui frena appena dopo i 100, entra cercando di stare alla larga dal cordolo interno e prediligi la velocità in uscita di curva, fai short-shift per aiutarti nella trazione.

Questo perché segue la prima zona DRS, il Backstraight.

Curva 3:

Qui puoi anche ritardare leggermente la staccata, pinza il freno ai 100 e porta più velocità in ingresso, da fare in quarta con un po’ di trail-braking.

In uscita allargati perché dovrai impostare una traiettoria di raccordo per curva 4.

P.S: Se sei in gara, cerca di chiudere qui il sorpasso, altrimenti ti toccherà stare dietro per tutto il T2.

Curva 4:

Qui vai dentro in trail-braking in terza, fai scorrere la vettura vicina al cordolo interno, ma senza toccarlo e modula il gas in uscita.

Curva 5-6:

Eccoti alla prima sequenza di curve, la quale apre il T2.

Alla prima a sinistra allargati tutto in ingresso, staccata ai 50 in trail-braking, ingresso in terza restando cucito al cordolo interno in percorrenza e uscita, con un pelo di transizione.

Questo per raccordare al meglio la 6.

Qui puoi già iniziare ad aprire il gas, ma senza strafare. Vietato toccare il cordolo interno se vuoi avere una monoposto quanto più stabile possibile.

Sii dolce e lineare con volante e pedali in questa sezione e vedi che avrai fatto un ottimo lavoro.

Curva 7:

Curva con doppio punto di corda.

Frena ai 100, vai dentro in seconda mettendo mezza monoposto sul cordolo interno, short-shift una volta passato e inizia a gestire il gas fin quando non hai la vettura al 100% dritta.

Curva 8-9-10-11-12: Castello

Patrimonio dell’Unesco, ma in F1 anche Patrimonio della Chirurgia.

Qui sii preciso come la mano di un chirurgo, perché non c’è margine d’errore.

Ingresso in terza, taglia sul primo cordolo, saltella leggermente anche sul secondo, non andare troppo di gas e allargati per curva 11-12.

Anche qui, calma glaciale. Resta cucito sul cordolo interno in seconda per ingresso e percorrenza facendo abbastanza transizione, cioè senza gas o freno in mano.

Allargati fino a centro pista per impostare un’ideale traiettoria di raccordo al cambio di direzione.

Sei uscito da curva 11 con metà gas puntato.

Bene, in ingresso rialza il piede e preparati perché alla corda dovrai riprendere l’acceleratore in mano, fare short-shift e trazionare al meglio.

Da qui fino a curva 15 si tiene giù.

Curva 15:

Dimenticati, come l’anno scorso, di tagliare sul cordolo interno in questa curva.

Da quest’anno devi girarci intorno, radendolo.

Staccata ai 100, importante il tempismo in scalata per non arrivare largo, inserimento in terza, attimo di transizione ed aggancia la vettura con il gas in uscita.

Curva 16:

Qui si apre il T3, tra i più veloci del Mondiale.

Ultima frenata di questo circuito, per cui prediligi l’uscita perché da qui in poi, per i 2200m finali, si tiene giù.

Questa è una curva da tutto o niente e per avere tutto devi staccare appena dopo i 100, inserire la vettura in seconda, restare alla larga dal cordolo interno e lanciarti il prima possibile, facendo short-shift.

Curva 18-19:

Qui tieni giù cercando di perdere meno velocità in accelerazione possibile e chiudere al meglio questo giro.

Bene Top Driver, dopo aver capito come affrontare al meglio questo tracciato, siamo sicuri che dopo la lettura di quest’articolo riuscirai ad abbassare i tuoi tempi qui a Baku.

Puoi dare un’occhiata al nostro video-tutorial su YouTube:

Al prossimo hot-lap e nel dubbio tieni giù!

A cura di Kevin Salerno

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