F1 2021: Singapore Guida Al Circuito

Ciao Top Driver!

“Notte stellata”. Vincent Van Gogh sicuramente avrebbe detto così alla vista della prima gara della storia della F1, che si è tenuta nel 2008 proprio sul circuito del quale parleremo oggi, il difficilissimo cittadino di Marina Bay.

Circuito che sembra interminabile nonostante sia lungo “solo” 5063m, ma comprende ben 23 curve.

Dal punto di vista fisico e mentale è uno dei circuiti più difficili sul calendario. Ne sanno qualcosa molti piloti reali che a fine gara sono arrivati disidratati o con problemi fisici.

Dal punto di vista ingegneristico c’è da fare moltissimo. Bisogna portare una vettura dall’elevato carico aerodinamico e curata dal punto di vista meccanico per favorire la reattività, la rotazione, le uscite di curva e il passaggio sui cordoli alti.

Correre su questo toboga non è mai facile, anzi. La pista è molto selettiva, le barriere sono vicine ed è molto facile farsi annullare il giro.

Per cui, non vediamo l’ora che tu possa riuscire a dominare, curva per curva, il circuito di Marina Bay su F1 2021. Sarebbe una grandissima soddisfazione!

Qualche informazione storica…

28 Settembre 2008: Sotto le 1565 luci installate dalla forlivese DZ Impianti e una caldissima notte stellata, si apre il primo Gran Premio di Singapore della storia.

Nonché, come detto in alto, la prima gara della storia della Formula 1 in notturna.

La pista è ubicata nel porto di Singapore, nella bellissima area di Marina Bay. Dal punto di vista scenico sembra di essere in un altro mondo, tra grattacieli imponenti ed edifici avveniristici.

Ma, ci sono anche alcuni pezzi di storia dell’arcipelago asiatico, come il Municipio e il ponte che precede il tornantino.

Il layout, rispetto a quello di oggi, differisce per alcune lievi modifiche, come l’eliminazione di una chicane orribile nel tratto del Singapore Sling.

A vincere la gara è Fernando Alonso, ma il Crash-gate in casa Renault ha totalmente macchiato un bellissimo spettacolo.

Uno scandalo che ha portato a squalifiche, radiazioni e, soprattutto, vergogna.

Undici anni dopo, Sebastian Vettel conquisterà quella che è, ad oggi, la sua ultima vittoria in Formula 1 a bordo della Ferrari SF90.

Ma se vuoi conquistare Marina Bay come il tedesco che qui ci ha vinto più di tutti, è ora di andare in pista!

Ecco a te la guida al circuito di Marina Bay su F1 2021: continua a leggere quest’articolo per sapere come padroneggiare e dominare questo difficilissimo circuito.

Curva 1-2-3: Sheares

La Sheares è una S molto insidiosa in cui è fondamentale essere reattivi e fluidi con il volante.

Allargati sino a lasciare solo le gomme di sinistra in carreggiata e frena poco prima del cartello dei 50 metri. Vai tutto in trail-braking in quarta velocità e taglia sul cordolo interno e accompagna la vettura sull’altro cordolo interno.

A curva 3 cerca di non aggredire troppo il pedale del freno, ma non arrivare largo. Piuttosto spigola un filo per avere più velocità in uscita.

Sganciato il pedale del freno alla 3, dai subito gas modulando, senza transizione.

Curva 5:

Allargati tutto in ingresso per favorire la rotazione nella curva che immette sul più lungo rettilineo della pista.

Ingresso in trail-braking in quarta velocità pinzando il pedale ai 50. Porta il massimo della velocità in uscita con zero transizione.

Curva 7: Memorial

Con la Memorial si apre uno dei settori centrali più lenti e tecnici del Mondiale. Questo è anche il più grande punto di sorpasso della pista.

Frena deciso appoggiandoti al cordolo esterno, entra in quarta tagliando deciso sul cordolo interno e in uscita fai short-shift per dare gas e impostare subito curva 8.

Curva 8: Stamford

Frena dopo i 100 ed entra con il freno pinzato in seconda velocità evitando come la peste il cordolo interno. Ti serve una monoposto pronta, stabile e quanto meno sovrasterzante o sottosterzante possibile in uscita.

Curva 9: Padang

Alla Padang dai un pizzico di freno, alza il piede e scala in quarta. Occhio al sottosterzo che potrebbe farti finire a muro.

Cerca, anche, di ritardare un filo la corda e portare più velocità possibile in uscita e meno a centro curva.

Curva 10: Singapore Sling

Da qui in poi si snodano tutta una serie di curve di raccordo che giocano una in funzione dell’altra.

In tutte queste pieghe conta tantissimo, quindi, la traiettoria e, se sbagli, è finita.

Alla Singapore Sling cerca di prendere entrambi i punti di corda restando interno in vista dei cambi di direzione. Entra in quarta frenando in linea retta, transizione e un po’ di telegrafo in uscita.

Curva 11-12:

Entra in terza tagliando deciso sul cordolo interno e presta attenzione all’uscita di curva per preparare la 12 dove si alza leggermente il piede.

Questo perché bisogna allargarsi in vista del tornantino.

Curva 13:

Frena alla fine del ponte, allargati il più possibile in ingresso ed entra in seconda col freno pinzato.

Occhio a non finire in testacoda in uscita. Modula sì il gas, ma cerca anche di avere il massimo della spinta sull’Esplanade, la seconda zona DRS della pista.

In gara, qualora fossi in lotta, per avere ancora più spinta sul dritto puoi anche arrivare un filo largo al tornantino per poter dare gas in anticipo e sorprendere il tuo avversario.

Curva 14:

Terminato il misto del settore centrale, con questa curva si apre il misto del terzo settore.

Frena subito dopo i 100, ingresso in terza facendo pochissimo trail-braking e modula il gas in uscita.

Curva 15-16-17

Allargati al massimo alla 15 per impostare al meglio la 16, in cui si entra in terza radendo il cordolo interno con le gomme di destra. Allargati in uscita per fare al meglio il cambio di direzione

Curve 16-17, qui si telegrafa e, se necessario, devi anche pinzare un filo il pedale del freno.

Vai con mezza monoposto oltre il cordolo interno e in uscita modula il gas.

Curva 18-19-20-21:

Sequenza di curve che inizia con la piattaforma galleggiante. Le prime due sono ad angolo retto.

Si entra sotto la tribuna alla 18, ingresso in terza cercando di non arrivare larghi per non compromettere l’intera sequenza e taglia un filo sul cordolo interno.

In uscita dalla 18, non c’è bisogno che dai tutto il gas, ma pensa piuttosto a raccordare il cambio di direzione che si svolge un po’ nella stessa maniera.

Ultimo tratto della sequenza.

Entra in terza alla 20 tagliando sul cordolo interno e lì fai short-shift dando gas, telegrafa alla 21 e gestisci con il volante le asperità e i cordoli con delle micro-correzioni.

Poi gas restando attento a non toccare il muro.

Curva 22-23:

Ultima sequenza che chiude la pista in maniera spettacolare.

In questa doppia sinistra è fondamentale non avere timori reverenziali.

Alza il piede prima dell’ingresso alla 22, resta in sesta e dai tutto il gas al passaggio sul cordolo interno, divorandolo e per chiudere il giro alla 23, vai esterno.

Bene Top Driver, dopo aver capito come affrontare al meglio questo tracciato, siamo sicuri che dopo la lettura di quest’articolo riuscirai ad abbassare i tuoi tempi qui a Singapore.

Puoi dare un’occhiata al nostro video-tutorial su Youtube

A presto e nel dubbio tieni giù!

A cura di Kevin Salerno

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