F1 2021: Olanda Guida Al Circuito

Ciao Top Driver!

“La pista sembra un giro sulle montagne russe. È l’effetto che ci aveva chiesto la direzione del circuito. La sfida era proprio esaltare la personalità della pista esistente. Credo proprio che ci siamo riusciti. Di 14 curve solo due sono piatte, il resto sono sopraelevate”. Ecco come il progettista Jarno Zaffelli ha descritto il rinnovamento che lui stesso ha eseguito sul circuito del quale parleremo oggi, Zandvoort.

Pista che comprende 14 curve nei suoi 4259m. Un tracciato molto difficile, frenetico e caratteristico in cui conta soprattutto avere un grande manico e un gran setup meccanico per affrontare le tante curve con banking.

E oggi, te ne sveleremo tutti i segreti, curva dopo curva, su F1 2021.

Qualche informazione storica…

17 agosto 1952: E’ il giorno del primo GP d’Olanda valevole per il campionato di Formula 1. Pista inaugurata quattro anni prima e disegnata da John Hugenholtz, l’Hermann Tilke di quei tempi, è ricavata da strade cittadine e ha un layout abbastanza diverso da quello che conosciamo oggi.

Sotto il calore degli Orange, si conferma il trend visto nel 1952, cioè un Alberto Ascari che con la sua Ferrari 500 F2 che domina dal primo all’ultimo giro, aggiungendo un grandissimo tassello alla conquista del primo titolo piloti di sempre del Cavallino Rampante.

Zandvoort, poi, è stata una grandissima protagonista a cavallo tra gli anni 70 ed 80, nel mentre è stata resa permanente e più vicina al layout di oggi.

Tra la fine degli anni ’80 e il 2019 la pista si è prevalentemente dedicata alle GT e alle Formule minori, con il sogno nel cassetto di ritornare ad ospitare la Formula 1, cosa che è avvenuta nel 2021 con il memorabile successo dell’idolo di casa e futuro campione Max Verstappen.

Però, adesso, gli Orange stanno aspettando anche noi!

Ecco a te la guida al circuito di Zandvoort su F1 2021: continua a leggere quest’articolo per sapere come padroneggiare e dominare questo storico e caratteristico circuito.

Curva 1: Tarzan

La Tarzan potrebbe ricordare curva 1 dell’Hungaroring, ma in realtà è una lontana parente!

Qui la presenza di banking cambia totalmente le carte in tavola.

Frena poco prima del cartello dei 50 metri, vai dentro in trail braking in terza, porta tanta velocità in ingresso, sfrutta il banking per il gas e per la rotazione della vettura.

Curva 2-3: Hugenholtz

Curva in salita, quasi cieca in cui devi dare un pizzico di freno e scalare in quinta, non stringere molto in modo tale da preparare al meglio il tornantino.

Un tornantino molto peculiare! Con i suoi 19° di banking, è infatti la curva con la pendenza laterale più elevata dell’intero Mondiale.

E, ovviamente, prevede un approccio un filo diverso rispetto agli altri tornantini.

Dovresti ritrovarti dopo curva 2 a centro pista. Bene, scala in terza ed entra in trail braking sfiorando il cordolo interno, lavora molto di volante e sali al di sopra dei 19° di banking man mano che esci, accelerando modularmente.

Dai gas al 100% solo a volante completamente dritto!

Curva 4-5-6:

S veloce che segue immediatamente il tornantino. Qui è importante essere sinuosi lavorando il meno possibile con il volante, anche perché andresti a rovinare la temibile curva 7 che arriva subito dopo.

Curva 7: Scheivlak

Qui inizia un settore centrale da pelle d’oca.

Curva velocissima in compressione in cui è importante il tempismo in percorrenza.

Scala in sesta, lavora molto di volante facendo anche delle micro-correzioni. Vai sul gas il prima possibile, sfruttando anche la tecnica del telegrafo.

Curva 8: Masters

Curva secca, decisa, in cui scaliamo in sesta e portiamo più velocità in ingresso che in uscita, cercando di non rientrare troppo sul cordolo esterno.

Curva 9:

Attento a questa sezione, perché non avrai mai la vettura completamente dritta per tutta la frenata.

Devi necessariamente entrare tutto in trail braking frenando dopo il cartello dei 100 metri, terza, shortshift e gas.

Curva 10:

La danza prosegue senza fiato.

Allargati tanto in ingresso per effettuare questo tornante, entra in terza arrivando gradualmente al punto di corda e traziona al meglio in uscita per effettuare la prima zona DRS del circuito.

Curva 11-12: Hans Ernst

Presta attenzione all’unica chicane di questo circuito, perché é uno dei pochissimi punti di sorpasso in gara.

Inizia al meglio il T3 allargandoti in ingresso e frenando tra i 100 e i 50 metri. Lanciati sul cordolo interno in terza velocità per raccordare al meglio il cambio di direzione in cui devi cercare di tenere la monoposto più all’interno per essere efficiente con il gas in uscita.

Curva 13-14: Kumho-Arie Luyendyk

La Kumho è una curva di media velocità in cui è fondamentale ottimizzare l’uscita in vista dei 18° di banking della Luyendyk e del rettilineo del traguardo.

Per cui, sacrifica l’ingresso dando un pizzico di freno entrando in quarta ed esci sparato sul banking dove, nel dubbio, tieni giù!

Curva totalmente nuova del circuito di Zandvoort, concepita per garantire più velocità sul rettilineo del traguardo.

Intitolata all’ex vincitore della 500 Miglia di Indianapolis Arie Luyendyk, questa curva è anche un omaggio a lui che è stato un grandissimo protagonista delle sopraelevate americane.

Resta all’interno dando tutto il gas sfiorando anche la riga bianca. Gestisci al meglio i movimenti del volante e guadagna più velocità possibile.

Bene Top Driver, dopo aver capito come affrontare al meglio questo tracciato, siamo sicuri che dopo la lettura di quest’articolo riuscirai ad abbassare i tuoi tempi qui a Zandvoort.

Puoi dare un’occhiata al nostro video-tutorial su Youtube

Inoltre, se hai FAME di migliorare su F1 2021, ti invitiamo appassionatamente a cliccare sui 6 step da seguire per migliorare su F1

A presto e nel dubbio tieni giù!

A cura di Kevin Salerno

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