F1 2021: Brasile Guida Al Circuito

Ciao Top Driver!

“Ogni pilota ha un limite. Il mio va un po’ oltre gli altri”. Questo è Magic, Ayrton Senna, che ha dimostrato anche ad Interlagos, circuito del quale parleremo oggi, di non avere alcun limite.

Ci fermiamo al 1991, quando Ayrton ha vinto per la prima volta a casa sua soffrendo come un dannato con la sesta marcia bloccata negli ultimi giri, che lo ha costretto ad una delle guide che lo hanno reso eterno nella storia di questo sport.

Conclusosi con un urlo liberatorio al passaggio sul traguardo, a testimonianza dell’incredibile cuore del mostro brasiliano.

Quella forza di volontà, quella determinazione dalla quale qualunque Top Driver dovrebbe prendere spunto, partendo proprio da questa pista leggendaria.

La quale è anche molto tecnica e divertente, lunga 4309m e che ti dà la percezione di essere su un vero e proprio luna park per i suoi tantissimi saliscendi.

Qui è fondamentale saper usare bene tutte le tecniche di guida e avere un grande bilanciamento meccanico per padroneggiare e dominare le 15 curve di questa pista.

Che, come consuetudine, non vediamo l’ora di fartene scoprire tutti i segreti, curva dopo curva, su F1 2021.

Qualche informazione storica…

12 Maggio 1940: E’ pronto per la prima gara della sua storia il circuito di Interlagos, quartiere residenziale della città di San Paolo che si trova, letteralmente, in mezzo a due laghi: Guarapiranga e Billings, che tagliano in due la città più popolosa del Brasile.

Il tracciato si svolge (come anche oggi) in senso antiorario ed è lungo, all’epoca, ben 8km che comprendono una sorta di ovale ed un layout interno, che è, in larghissima parte, quello tuttora presente.

La vittoria nella gara inaugurale della pista è andata ad un pilota locale, Arthur Nascimento Junior su Alfa Romeo, al quale è intitolata anche una strada molto vicina al circuito.

Dopo 33 anni di corse locali, è ora dello sbarco della Formula 1. Siamo nel 1973 quando Emerson Fittipaldi conquista la prima gara della Formula 1 in Brasile.

In pista c’è anche Josè Carlos Pace, che conquisterà qui il suo primo successo in F1 nel 1975 con la Brabham. Pilota talentuosissimo, tra i potenziali futuri campioni della massima categoria a ruote scoperte.

Nel 1977 parte tra i favoriti alla conquista del titolo, ma non finirà mai la stagione. Pace morirà il 18 marzo dello stesso anno a seguito di un incidente aereo, due settimane dopo il tragico GP di Sudafrica a Kyalami che è costato la vita di Tom Pryce e il commissario Frederik van Vuuren.

Ecco chi era Carlos Pace, il pilota al quale è intitolato il circuito di Interlagos.

Che ha sollevato, negli anni ’80, molti problemi di sicurezza dovuti all’asfalto troppo disconnesso e alla parte esterna del layout (il quasi-ovale).

Per questo motivo il circus si è spostato a Rio de Janeiro in attesa che Interlagos si rifacesse il look, assumendo il caratteristico disegno che tutti noi oggi conosciamo.

E su cui, ora, andremo in pista!

Ecco a te la guida al circuito di Interlagos su F1 2021: continua a leggere quest’articolo per sapere come padroneggiare e dominare questo magnifico e storico circuito.

Curva 1-2: S Do Senna

Spettacolare S tutta in discesa e primo grande punto di sorpasso in gara.

Qui si frena tardi e forte: uscito dal rettilineo di partenza a 320 km/h, frena prima del cartello dei 50 metri, dentro in terza in trail-braking portando molta più velocità al cambio di direzione minimizzando la transizione.

Appoggiati sempre ai cordoli, anche in uscita da curva 2 e per il curvone Do Sol.

Curva 3: Do Sol

Curva tutta in accelerazione, mantieni il gas spalancato e agganciati al cordolo interno per risparmiare metri e avere un ottimo lancio sul rettilineo.

Curva 4-5: Descida do Lago

Per iniziare il T2, un altro importantissimo punto di sorpasso in gara.

Da qui si entra in uno dei tratti misti più belli del calendario.

Frena a ridosso dei 50, entra in quarta e appoggiati al cordolo interno per la rotazione della vettura, parzializza in uscita della prima a sinistra allargandoti e poi stringi nuovamente alla seconda a sinistra senza mollare il gas.

Curva 6-7: Ferradura

Attento al sottosterzo in questa curva d’appoggio a camber negativo.

Alza il piede in inserimento entrando in sesta portando più velocità in ingresso, fai scorrere la vettura quanto più cucito possibile al cordolo interno con un attimo di transizione per poi dare gas a centro curva.

Curva 8:

Frena tardi e forte, aggrappati a San Brembo. Seconda velocità, trail-braking, appoggiati al cordolo interno, short-shift e allargati per raccordare al meglio il curvone a sinistra.

Curva 9: Pinheirinho

Doppio punto di corda, qui non è per niente facile gestire la contropendenza.

Dopo aver raccordato bene la 8, agganciati all’interno alla 9 lavorando molto di pedali e volante.

Questo alzando il piede dando un pizzico di freno per inserire la monoposto, a centro curva short-shift e modula il gas man mano che esci. Puoi anche telegrafare per aiutarti nella trazione.

In uscita incollati al cordolo esterno con mezza vettura perché c’è da preparare il Becco del Papero.

Curva 10: Bico do Pato

Tornantino in cui è importantissimo non finire larghi.

Allargati il più possibile, frena dopo la banda d’asfalto e vai tutto dentro in trail-braking in seconda portando meno velocità in ingresso per avere una grande spinta sul curvone in discesa.

Stai attento, se guidi senza ABS, al bloccaggio dell’anteriore destra.

Curva 11:

Giù in picchiata con il gas spalancato, ma dato che devi affrontare una curva cruciale come la Juncao, non tenerti tutto interno come alla Do Sol, bensì allargati man mano che prosegue la curva, fino a pelare il cordolo esterno in uscita.

Curva 12-13: Juncao

Il T3 presenta un unico, ma importantissimo punto di frenata.

La Juncao è una classica curva da tutto o niente. Qui devi essere quanto più rapido ed efficiente possibile in uscita per lanciarti al meglio sul lungo curvilineo del traguardo.

Per cui, frena subito dopo i 100, quindi non tardi e inserisci la vettura in terza facendola ruotare sul cordolo interno e poi dai gas il prima possibile aiutandoti facendo short-shift.

Presta, quindi, MOLTISSIMA attenzione, con questa curva apparentemente semplice rischi di rovinare completamente due lap-time, sia quello che stai affrontando ora che il successivo.

Curva 14-15: Arquibancadas

Sotto il calore del pubblico brasiliano, resta interno per risparmiare ulteriori metri e chiudi il giro.

Bene Top Driver, dopo aver capito come affrontare al meglio questo tracciato, siamo sicuri che dopo la lettura di quest’articolo riuscirai ad abbassare i tuoi tempi qui in Brasile.

Puoi dare un’occhiata al nostro video-tutorial su Youtube

A presto e nel dubbio tieni giù!

A cura di Kevin Salerno

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