In quest'articolo, approfondiamo insieme al Setup and Telemetry Specialist Massimo Zecchinelli come scaldare in maniera efficace le gomme su F1 24.
Sebbene la simulazione della fisica delle coperture su F1 24 abbia fatto un passo in avanti, restano ancora delle lacune inspiegabili.
Questo tenendo conto dell'ottima direzione intrapresa con F1 23 sulla gestione delle usure e delle temperature.
Infatti, su F1 24 è cambiata la modalità con la quale scaldiamo le gomme.
Quest'aspetto è molto importante da tenere a mente.
Spesso, si parla di "copia-incolla", quando in realtà le cose cambiano in maniera sostanziale.

Lo scorso anno, il team di sviluppatori guidato, all'epoca, dal nostro David Greco, introdusse la trasmissione del calore per irradiazione dai freni alle gomme.
Immagina di avere una mano calda e una fredda.
La mano calda è stata vicino a una fonte di calore, mentre l'altra è rimasta al freddo.
Se metti le mani l'una contro l'altra, il calore comincia a trasferirsi dalla calda alla fredda.
Il trasferimento avviene tramite conduzione, dato che le due mani sono a diretto contatto.
Tuttavia, questa feature NON è stata implementata su F1 24.
L'irradiazione dell'impianto frenante è pressoché prossima allo 0!
Questa scelta ci ha lasciato molto perplessi.

Come anticipato, quest'anno avremo una modalità del tutto diversa per portare in temperatura gli pneumatici.
Se su F1 23 tenevamo premuto il pedale del freno per lunghi tratti nell'out-lap, spostando anche il brake balance all'anteriore, intorno al 70%...
...questa operazione, su F1 24, sarà addirittura DANNOSA!
Farà abbassare ancor di più la temperatura della carcassa.
La prima reazione di molti Piloti è stata quella di tornare ad utilizzare il metodo delle cosiddette "onde" durante l'out lap in qualifica e nel giro di ricognizione.
Questo, però, non è il metodo migliore da utilizzare.
Mette sotto stress gli pneumatici, ottenendo un'usura precoce che si può evitare.

Esempio Pratico in Canada
Con l'aiuto della telemetria, abbiamo effettuato due diversi formation lap sul Circuit Gilles Villeneuve, per vedere cosa succede quando utilizziamo il metodo delle onde e cosa accade quando riscaldiamo le gomme in maniera corretta.
Vedremo insieme i risultati, analizzando la strategia più efficace per mantenere le gomme alla giusta temperatura senza comprometterne la durata.
Entriamo nel vivo di come scaldare le gomme su F1 24.



I dati raccolti ci mostrano che, al momento dell'arrivo sulla piazzola di partenza, le temperature hanno raggiunto rispettivamente:
- 76° e 72° all'anteriore
- 74° e 73° al posteriore
L'usura è del 2% per tutte le gomme, ad eccezione dell'anteriore destro, meno scaldato in Canada, all1%.

Pirelli, per questo circuito, ha scelto il trittico C3, C4, C5, le mescole più soffici disponibili.

La C3, la hard, ha un range di operatività che va dagli 85° ai 95° per carcassa.
É interessante notare che, una volta tolte le termocoperte, le gomme partono da una temperatura interna di 70°.
Il guadagno ottenuto nel giro di formazione è minimo, tra i 3° e i 6°, con la finestra di lavoro ancora distante più di 10°.
Vediamo, ora, cosa succede usando la modalità corretta.
Essa, consiste di un warm-up lap a ritmo buono, accompagnato da qualche "onda" ampia nei lunghi tratti rettilinei.



Le temperature finali registrate sono state di:
- 75° e 73° all'anteriore
- 79° e 78° al posteriore
All'anteriore, sono rimaste invariate.
Al posteriore, c'è stato un guadagno di 6°.
La cosa più importante è lo 0% di usura all'anteriore e appena dell'1% al posteriore.
La finestra di operatività, all'avantreno, è ancora lontana.
Ma questo è dovuto ad una scelta degli sviluppatori.

La C3, con 10° in meno rispetto alla finestra di funzionamento, ha una perdita di grip dello 0.60%.
É chiaro che, in caso di gara in lobby, devi fare attenzione agli altri Piloti che potrebbero ancora preferire scaldare le gomme con le "onde", al fine di evitare una squalifica in caso di contatto accidentale.
Esempio Pratico in Belgio
Per quanto riguarda la qualifica, il concetto di come scaldare le gomme su F1 24 è identico.
Spostiamoci a Spa, dove è più facile che le temperature interne scendano nei lunghissimi tratti rettilinei presenti.
Qui, Pirelli opta per una C4 come gomma soft.
Vediamo.



Effettuando un giro a buon ritmo, come in Canada, le temperature sul traguardo sono di:
- 78° all'anteriore, con una perdita di grip nulla (0,20%)
- 83° al posteriore, in finestra.
L'usura, di contro, è nulla (1% al posteriore).
Gomme nuove di pacca.

Conclusioni
Ricorda, le gare non finiscono alla prima curva (incidenti ed errori permettendo).
L'obiettivo è sempre quello di essere gentili con le gomme, dotandosi di una buona tecnica e di un ottimo Setup.
Se, ad esempio, le gomme anteriori consumano più di quelle posteriori, l'auto perderà equilibrio e direzionalità, rendendo la guida difficile.
Come detto, la dinamicità del comportamento delle gomme su F1 24, con conseguente sbilanciamento delle usure, richiede un Setup che garantisca un degrado il più uniforme possibile.
Questo per mantenere la stabilità del veicolo anche per molti giri.
Se ci si affida agli assetti da prova a tempo, sballati per quanto concerne le pressioni, anche con la miglior partenza e il miglior riscaldamento delle gomme, dopo 5-6 giri di gara, soprattutto nelle gare al 50% e al 100%...
...l'usura sarà così elevata da costringerti a ridurre le prestazioni o, peggio, ad un pit stop anticipato.
Pertanto, è fortemente sconsigliato usare i setup da prova a tempo per le gare su F1 24.
L'ideale è avere Setup ottimizzati per la gara, che tengano conto di tutte le condizioni che troverai in pista:
- Asfalto
- Tipo di Gomma
- Carburante a Bordo
- Diverse condizioni di grip
Un Assetto da gara renderà la guida più semplice, stabile e prevedibile, permettendoti di spingere con maggiore sicurezza.
Per fortuna, noi di ADT Esports Academy abbiamo lavorato duramente sul Pack Setup anche per quest'anno.

Grazie all'uso dei dati del motore fisico di F1, della telemetria per confrontare e testare l'usura delle gomme, dei migliaia di km percorsi dai nostri coach, i Setup che creiamo sono adatti ai più diversi stili di guida, garantendo un'altissima adattabilità.
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Un saluto e nel dubbio tieni giù!