F1 23: Le differenze sul bagnato rispetto a F1 22

Ciao Top Driver!

Benvenuto in questo nuovo articolo in cui ti spiegheremo cosa è cambiato in termini di pista bagnata da F1 22 a F1 23, e le relative differenze di guida.

Partiamo subito con il dirti che guidare sul bagnato su F1 23 è molto diverso rispetto a F1 22 (conseguenza del restyling della Fisica di Guida, di cui abbiamo già parlato nei precedenti articoli del blog).

Prima di andare nello specifico, ricorda che padroneggiare le condizioni di pista bagnata non sarà mai semplice (c’è meno grip, l’auto è imprevedibile e più sottosterzante).

Andare forte sul bagnato NON è assolutamente da tutti: è richiesta moltissima concentrazione e altrettanta sensibilità di guida.

Per cui, se imparerai a dominare queste condizioni, avrai davvero una marcia in più nei confronti dei tuoi rivali e punterai alla vittoria in questo tipo di gare.

In quest’articolo, oltre a mostrarti le differenze di guida sul bagnato tra F1 22 e F1 23, ti daremo anche dei preziosi consigli che ti aiuteranno a guidare meglio, sotto la pioggia, su F1 23.

F1 23: Le differenze sul bagnato rispetto a F1 22

Le condizioni di pista bagnata sono molto variabili!

Ci sono tre macro-condizioni nelle quali ti puoi trovare in pista.

  • Asciutto
  • Intermedio
  • Bagnato estremo

Sappi che su F1 23, il meteo può variare in maniera molto rapida.

Si può passare in un nulla da condizioni di bagnato a quelle in cui si montano pneumatici slick e tu dovrai essere molto bravo ad individuare il momento giusto in cui entrare ai box per il cambio gomme.

In particolare, in fase intermedia, devi stare molto attento: stai passando dall’asciutto al bagnato estremo o viceversa.

Quindi, devi essere bravissimo a capire quali pneumatici siano adatti alla situazione “borderline”: se le intermedie, le full wet o addirittura le slick.

Se sbagli questa scelta in una pista lunga come Spa o Baku, potresti perdere molto tempo, perché dovrai fare tanta strada prima di rientrare ai box il giro successivo.

Stai attento e cerca di percepire ogni singola sensazione che la vettura ti offre, fatti trovare pronto ad eventuali evoluzioni/involuzioni del circuito.

Ma ricorda sempre che le tecniche di guida sono la cosa più importante! E tu devi saperle adattare ad ogni condizione, altrimenti è finita!

Infatti, ora il nostro focus si sposterà proprio su cosa è cambiato, in merito alle tecniche di guida sul bagnato, tra F1 22 e F1 23.

F1 23: Le differenze sul bagnato rispetto a F1 22

Bagnato su F1 22 vs F1 23: Gomme Intermedie

Intermedie su F1 22:

  • Trazione scorbutica, tanta necessità di short-shift e sottosterzo più accentuato;
  • Frenata in cui è semplice bloccare gli assi anteriori e posteriori, difficilissimo girarsi in staccata;
  • In partenza, pochissimo gas e impossibilità di arrivare al 100% di farfalla aperta prima della 4° marcia;
  • In fase di switch tra Intermedie e Full-Wet, le gomme perdono grip una volta che la pista diventi totalmente bagnata;

Intermedie su F1 23:

  • Trazione molto più lineare, poco short-shift e sottosterzo controllabile;
  • Frenata molto complessa, basta poco per bloccare il posteriore e girarsi in inserimento (usura gomma aumentata in caso di bloccaggio), necessità di Pump-Braking senza esasperare;
  • Possibilità di partire con molto più gas iniziale, parzializzandolo;
  • Si arriva full gas anche in terza marcia (dipende dal setup);
  • In fase di switch tra intermedie e full wet, la gomme resistono 3-4 giri dandoti la possibilità di resistere e pittare in sicurezza;

Conclusioni:

  1. Con gomme intermedie la trazione (e di conseguenza la partenza) è più facile su F1 23
  2. La fase di transizione tra intermedie e full-wet è meno immediata
  3. La frenata su F1 23 è più complicata: si rischia di finire in testacoda in entrata curva.
F1 23: Le differenze sul bagnato rispetto a F1 22

Bagnato su F1 22 vs F1 23: Gomme Full-Wet

Full-Wet su F1 22:

  • Trazione difficile da contenere, possibilità di girarsi anche se vai full gas in quinta marcia, grip quasi inesistente;
  • Frenata lineare, molto simile alle intermedie, con l’unica differenza di anticipare un pelo il punto di frenata;
  • Partenza identica alle intermedie (pochissimo gas e tanto tempo prima di spalancare l’acceleratore);
  • Nella fase di switch tra full-wet e intermedie, le gomme ti restituiscono grip (anche troppo) e non si usurano tanto in queste condizioni;

Full-Wet su F1 23:

  • Trazione più semplice, ma attenzione a NON dare troppa fiducia (il grip resta molto basso e c’è tanto sottosterzo);
  • Frenata DIFFICILISSIMA, con altissime possibilità di bloccare il posteriore in inserimento (con conseguente testacoda), necessità di pump-braking molto accentuato dato che è semplice bloccare.
  • In partenza, più fiducia sul gas ma occhio al sottosterzo che può diventare sovrasterzo (snap-oversteer).
  • Grip discreto nello switch tra intermedie e full-wet, ma OCCHIO perché le gomme da bagnato si bruciano se vanno oltre la temperatura d’esercizio corretta.

In breve, le differenze tra F1 22 e F1 23 coincidono anche con mescola full-wet.

Morale della favola: su F1 23 si sono invertiti i ruoli.

La frenata è ora la tecnica più difficile e temuta: le possibilità di bloccare e persino di girarsi sono altissime.

In linea generale, c’è più confidenza in fase di trazione e nell’andare sul gas il prima possibile.

D’altra parte, il comportamento degli pneumatici da bagnato estremo è simulato con maggiore realismo.

Non abbiamo parlato ancora, però, delle traiettorie da adottare sul bagnato su F1 23.

Questo perché le linee da disegnare sono le stesse sebbene frenando prima, dai gas una volta arrivato al punto di corda.

Ma ricorda, le traiettorie da fare sono quelle della passata stagione. Ad esempio, fai linee a V, più spigolate per avere una miglior uscita curva.

F1 23: Le differenze sul bagnato rispetto a F1 22

Consigli di guida sul bagnato su F1 23

Frenata

Anticipa i punti di frenata, modula con precisione svizzera la pressione esercitata sul pedale del freno, ricorri alla tecnica del pump-braking se vuoi evitare bloccaggi e sbinnate.

Sii più tranquillo con la scalata delle marce, aspetta fino all’ultimo per iniziare la fase di trail-braking/entrata curva.

Occhio alla gestione di sottosterzo e bloccaggi, ma anche di improvvise perdite di posteriore.

Infine, in ambito Setup, sposta su valori come 54-55% il ripartitore di frenata per avere meno potenza frenante alle anteriori.

Centro curva

Stai più tempo in transizione, cioè senza toccare né il freno, né il gas.

Come detto prima, adotta delle traiettorie più spigolose, a V, in modo da privilegiare la trazione in uscita curva.

Ritarda il punto di corda, in modo da avere il muso più dritto in uscita curva: così facendo avrai una trazione più semplice e potrai andare con più intensità sul gas, anticipando il flat-out.

Inoltre, in caso di condizione di bagnato esterno, stai alla larga da cordoli e asperità, perché potrebbero farti sbinnare.

Lavora tanto, tantissimo con i movimenti di volante in ogni fase della curva e cerca di fare molte micro-correzioni per tenere l’auto il più stabile possibile.

Sul bagnato puoi soffrire di molto sottosterzo. Per questa ragione, devi dare più angolo sterzo rispetto alle condizioni di pista asciutta.

Dopo la transizione, vai di tecnica dell’aggancio: colpetto di gas per portare un attimo il peso sul posteriore e trovare un po’ di aderenza.

Trazione

La regola generale è quella di essere più pazienti nell’andare decisi sul gas.

Sii dolce, calibrato, modula tanto il pedale dell’acceleratore.

Aiutati con le tecniche dello short-shift (meno rispetto allo scorso anno) e del telegrafo in modo tale da avere una trazione più sicura e soprattutto più efficace.

Cerca di essere molto dolce nel raddrizzare l’angolo volante, ma ricorda che devi stare attento e temporeggiare un po’ prima di andare full gas.

In caso di sottosterzo o sovrasterzo, prenditi la licenza di essere violento con il volante in modo tale da stabilizzare la vettura e non finire fuori.

Sii dolcemente cattivo, un ossimoro alla base della guida sul bagnato.

Ricorda sempre che il grip disponibile è minore ed è complicato trovare il limite.

Presta attenzione all’erogazione dell’ERS. Evita di azionare la batteria in trazione in quanto ti fornisce un surplus improvviso di potenza che rende instabile la monoposto.

Anche se la trazione è meno complicata del 2022, testa, e lavora sodo per sviluppare quelle abilità che ti permetteranno di avere una trazione spettacolare anche sul bagnato e migliorare i tuoi tempi.

F1 23: Le differenze sul bagnato rispetto a F1 22

Bene Top Driver, grazie a quest’articolo hai individuato le differenze di guida bagnata tra F1 22 e F1 23 e ricevuto preziosi consigli per padroneggiare la difficile arte della guida bagnata su F1 23.

Per affinare queste tecniche, questi consigli e farli tuoi, hai bisogno di tanto, tantissimo allenamento.

Ci vuole tempo per trovare la giusta quadra, il limite e una certa confidenza in queste condizioni.

Diventare maghi della pioggia, come due fenomeni del calibro di Ayrton Senna e Jenson Button NON è per nulla un gioco da ragazzi.

Se poi, hai difficoltà anche sull’asciutto, sul bagnato affonderai come un’auto in mezzo al mare.

Ecco perché é necessario lavorare tantissimo sull’asciutto, saper frenare e trazionare al meglio una vettura se vuoi spiccare il volo in tutte le condizioni e fare la differenza nei confronti dei tuoi rivali.

Quindi pensa prima all’asciutto, alle tecniche da usare quelle condizioni, al setup, al mettere a posto il tuo stile di guida.

Devi imparare a padroneggiare l’auto in ogni condizione atmosferica se vuoi battere i tuoi rivali e vincere le gare.

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A cura di Kevin Salerno

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