Ciao Top Driver!
“Oggi prendo l’ascensore” è un po’ come dire: “Oggi facciamo un giro di pista a Portimao”.
Ed è proprio l’Autodromo International do Algarve la pista della quale parleremo oggi.
Disegnata dal portoghese Ricardo Pina e inaugurata in occasione del finale di stagione del Mondiale Superbike 2008, sorge a pochissimi km dalle spiagge della città di Portimao, bagnate dall’Oceano Atlantico.
Lungo 4653m e comprendente 15 curve molto tecniche, il circuito dell’Algarve è un saliscendi continuo, caratterizzato anche da numerosi tratti ciechi.
E non vediamo l’ora di svelartene tutti i segreti, curva dopo curva, su F1 22.
L’esordio di Portimao in F1 reale
25 ottobre 2020: E’ tempo di dire “Portimao Meravigliao” anche in Formula 1!
Dopo 12 anni di corse motociclistiche, GT ed endurance, infatti, in quella data, si è disputata la prima gara della storia della F1 sul Circuito dell’Algarve.
Per il Portogallo, invece, si è trattato di un ritorno del circus dopo Estoril 1996.
Un ritorno che probabilmente non ci sarebbe stato senza lo stravolgimento del calendario di F1 causato dall’avanzare della pandemia da Covid-19.
Ma che ha permesso al mondo intero di conoscere uno dei circuiti più belli che, sino a quel momento, non avevano mai ospitato la F1, se non per dei test privati nel 2009.
La prima gara della storia della F1 a Portimao è andata a Lewis Hamilton che, con un vero e proprio dominio incontrastato, ha conquistato il suo successo n°92 in F1, battendo il precedente record di successi che apparteneva a Michael Schumacher.

Quindi, possiamo definire Portimao 2020 una gara memorabile anche perché qui il fuoriclasse britannico è diventato il pilota che ha vinto più gare nella storia della F1.
Da segnalare anche la clamorosa partenza di Kimi Raikkonen che, sfruttando la sua eccezionale sensibilità di guida, è riuscito a passare, con pista umida, dalla sedicesima piazza alla quinta in un giro.
Tuttavia, Iceman ha finito la gara appena fuori la zona punti a causa della scarsa competitività della sua Alfa Romeo, ma come sempre il finlandese ha dato veramente tutto.
Sostanzialmente la prima di Portimao in F1 si è confermata all’altezza delle aspettative: svariati sorpassi e tantissime difficoltà nell’avere un passo gara sempre martellante.
In fondo, è ben noto che Portimao sia un osso durissimo per chiunque.

E gli sviluppatori di EA/Codemasters lo sanno benissimo, dato che l’hanno inserita nell’ultima patch rilasciata per F1 22!
Ed ora godiamocelo appieno con le nuove monoposto ad effetto suolo su F1 22 (sperando che torni anche in F1 reale).
Ecco a te la guida al circuito dell’Algarve su F1 22: continua a leggere quest’articolo per sapere come padroneggiare e dominare questo pirotecnico e bellissimo circuito.
Curva 1-2: Primeira

Il giro parte con un antipasto di quello che ci aspetta qui a Portimao: saliscendi e molte curve in sequenza.
Giù in picchiata verso la Primeira, curva secca a destra in cui devi dare un pizzico di freno prima del cartello dei 50 metri, dentro in quinta o in sesta ed aggancia il pedale del gas sfruttando il cambio di pendenza.
Resta con un po’ di angolo volante per approcciare al meglio la seconda a destra full gas e preparare la prima grande frenata, la Lagos.
Curva 3: Lagos

Frena dopo la banda bianca, allargati il più possibile cercando di rispettare i track limits e vai dentro in trail-braking in terza.
In uscita fai short-shift e imposta una traiettoria che giochi in funzione dell’imminente cambio di direzione.
Lavora anche con i pedali in uscita, senza esagerare nel dare gas.
Ricorda che queste vetture sono più sensibili nei trasferimenti di carico, quindi puoi farti scappare il retrotreno con più facilità rispetto al 2021!
Curva 4:

Curvone tutto in salita, una scuola sia del sottosterzo che del sovrasterzo.
Entra con un pelo di ritardo alla corda e telegrafa con il pedale del gas per non finire largo. Gioca tra la quarta e la quinta marcia facendo anche dello short-shift.
Esci esitando qualche istante prima di andare full gas, altrimenti andresti a scomporre il posteriore.
Dopo questa curva, si chiude il T1 ed inizia la prima zona DRS.
Curva 5: Torre Vip

Eccoti alla Torre Vip, curva che richiede la frenata più importante di questo hot lap.
Ed è, naturalmente, anche un grande punto di sorpasso.
Puoi permetterti di frenare un pelo tardi (al cartello dei 100 metri), entrare in terza, pelare il cordolo interno e spigolare per avere la miglior trazione in uscita, dove andrai a modulare il gas.
Curva 7-8: Samsung

Una doppia destra tra le più complesse del Mondiale.
Entra in sesta alla prima rilasciando il pedale del gas e appoggiati al cordolo esterno in uscita per approcciare la più difficile curva 8.

Qui devi per forza entrare in trail-braking dato che non hai mai volante completamente dritto.
Frena in funzione di un minimo riallineamento del volante in uscita dalla 7, dentro in quarta pelando il cordolo interno e parzializza moltissimo il gas in uscita, prestando attenzione allo scollino.
Curva 9: Craig Jones

Curva intitolata al compianto pilota motociclistico Craig Jones, scomparso nel 2008 a seguito di un terribile incidente a Brands Hatch in occasione di una gara del Mondiale Supersport.
Piega meravigliosa da vedere, ma qui devi fare essenzialmente solo due cose:
Tenere giù e agganciarti (solo fino a centro curva) al cordolo interno per risparmiare metri, dando meno angolo volante possibile.
Curva 10-11: Portimao

Altre due curve a destra in sequenza, da svolgere una in conseguenza dell’altra.
Frena in progressione tra una piega e l’altra, aumentando man mano angolo sterzo in relazione a quanto tu sia vicino alla seconda a destra.
Quindi, avrai capito la grande importanza del trail-braking in questa doppia destra.
Resta tutto esterno alla prima e vedrai che ne beneficerai tantissimo quando provi ad agganciare la corda alla seconda.
Anche la scalata delle marce dev’essere fatta con modulazione, fino ad arrivare alla quarta.
In uscita, shortshift e parzializza il gas con un pelo di telegrafo per uscire il meglio possibile.
Curva 13:

Frena molto tardi, precisamente dopo l’ultima barra bianca portando tantissima velocità in ingresso e fallo trail-braking. Ingresso in terza.
Short-shift ed esci allargandoti il più possibile per impostare al meglio il cambio di direzione della Sagres.
Curva 14: Sagres

Una curva che trae in inganno. E falla uscendo il meglio possibile perché da qui in poi dovrai solo andare flat-out.
Sembra molto scorrevole, ma in realtà il raggio della curva cambia progressivamente, per cui dovrai lavorare molto di volante e pedali se non vuoi avere problemi ne di sottosterzo, ne di sovrasterzo.
Dai un pizzico di freno, quarta e inserisci la vettura non aggredendo la corda.
Fai shortshift e apri il gas con parsimonia, aiutati nella trazione telegrafando e lanciati verso l’ultima spettacolare curva, la Galp.
Curva 15: Galp

Qui diremmo: “Nel dubbio, tieni giù!”.
Sii cattivo nel mangiare quanti più metri possibili restando incollato al cordolo interno.
E il giro è chiuso in bellezza.

Bene Top Driver, dopo aver capito come affrontare al meglio questo tracciato, siamo sicuri che dopo la lettura di quest’articolo riuscirai ad abbassare i tuoi tempi qui in Portogallo.
Puoi dare un’occhiata al nostro video-tutorial su YouTube
Al prossimo hot-lap e nel dubbio tieni giù!
A cura di Kevin Salerno