“Dal fango delle avversità cresce il loto della gioia”. La pista di cui parleremo oggi, lo Shanghai International Circuit, è quasi la perfetta immagine di questa celebre citazione.
Sorta da un terreno paludoso e fangoso alle porte di Shanghai nel 2004 (anche grazie a 450 milioni di dollari), la pista è lunga 5451m e comprende 16 curve.
Uno dei migliori circuiti mai realizzati da Hermann Tilke, dato che il layout è certamente molto tecnico, ma anche disegnato in modo da ricordare il carattere cinese shang 上.
Inoltre, le tribune sono coperte da delle gigantesche e bellissime foglie di loto che hanno la capacità di mantenersi sempre asciutte a causa del loro carattere idrofobico.
La Formula 1 non corre qui dal 2019 a causa dell’avvento della pandemia da Covid-19, ma se tutto dovesse andare per il verso giusto, il circus dovrebbe tornare il prossimo anno.
Nel mentre, grazie alla Patch 1.10 rilasciata lunedì 12 settembre, possiamo già ammirare, seppur virtualmente, le monoposto ad effetto suolo destreggiarsi su questo bellissimo circuito.
Per questo motivo non vediamo l’ora di svelartene tutte le caratteristiche, curva dopo curva, su F1 22.
Due dei momenti più importanti di questo circuito…
2006, il 91° e ultimo successo di Michael Schumacher
La gara del 2006 è stata una gara bellissima, ma anche importante proprio perché, per l’ultima volta nella sua carriera, il Kaiser ci ha messo la firma.
Scattato sesto, Michael sfrutta subito le sue abilità di mago della pioggia per risalire la china.
Ne infila uno dopo l’altro, incluso un Giancarlo Fisichella incredulo da una manovra in cui il Kaiser ha messo due gomme sull’erba, nonostante le condizioni miste, e il leader Fernando Alonso.
Il Kaiser, nel finale di gara, amministra, ci mette il massimo del suo repertorio per poi prendersi per primo la bandiera a scacchi.
Secondo è proprio Alonso, il rivale al titolo del Kaiser.
Dopo Cina, il distacco tra i due non esiste e il Mondiale si chiuderà la gara successiva a Suzuka.
Tuttavia, sappiamo tutti come finirà una settimana dopo, con il motore della Ferrari 248 F1 arrostito che spegnerà i sogni di un ottavo titolo di Schumi.

2012, la Mercedes torna a vincere dopo quasi 57 anni
A portare la Mercedes ufficiale sul gradino più alto del podio è Nico Rosberg, autore di un weekend perfetto.
Partito in pole, il tedesco ha letteralmente dominato la gara, senza che nessuno lo disturbasse. Infatti, il secondo classificato, Jenson Button, ha tagliato il traguardo con 20 secondi di ritardo.

Prima vittoria in carriera per colui che diventerà campione nel 2016, ma anche il ritorno al successo per Mercedes come team ufficiale dopo 57 anni, cioè da Monza 1955, con Juan Manuel Fangio che si laureò anche come tre volte campione su 5.
Non dimenticarti che Mercedes, in veste ufficiale, è tornata in F1 nel 2010 sorgendo dalle ceneri della controversa e vincente Brawn GP.

Grande rammarico per Michael Schumacher che, scattato secondo, è stato costretto al ritiro a causa di un grave errore dei suoi meccanici al pit-stop.
Un vero peccato, dato che il Kaiser era l’unico pilota in grado di insidiare il teammate Rosberg per il successo.

Adesso sei pronto anche tu per padroneggiare questo circuito?
Per cui, ecco a te la guida al circuito di Shanghai su F1 22: continua a leggere quest’articolo per scoprire i segreti di questo magnifico e caratteristico circuito.
Curva 1-2-3-4: Chiocciola

Eccoti alla Chiocciola, una delle sezioni più particolari di tutto il Mondiale, nonché il primo punto di sorpasso del circuito.
Allargati il più possibile, ai 50 butta la vettura dentro e solo arrivato ad inizio curva 1 inizi a frenare e scalare sino alla quinta velocità progressivamente.
Occhio ai bump che possono farti perdere il retrotreno e a centro curva dai un colpetto di gas.
Subito dopo riprendi il pedale del freno e scala in seconda, senza foga, un po’ di transizione e vai dentro alla corda di curva 2.

Arrivato proprio in questo punto fai short-shift e di nuovo, colpetto di gas e allargati sino al centro della carreggiata per raccordare il cambio di direzione.

Lift and coast, inserisci la vettura in seconda, spigola, short-shift e aggancia la vettura con il gas favorendo la trazione in uscita.
Nella doppia a sinistra, cerca di sfruttare il più possibile ogni centimetro di pista per guadagnare metri.
Qui si chiude anche il T1.
Curva 6: Hairpin

Questo potrebbe essere un altro ideale punto di sorpasso.
Frena ai 100 dapprima in linea retta, poi fai un pelo di trail-braking per inserire la vettura, vai alla corda con il freno pinzato.
Evita il cordolo interno come la peste, short-shift e dai gas sfruttando tutta la pista in uscita.
Dopo questo tornantino, si entra nel misto.
Curva 7-8:

Eccoti in una S veloce e qui serve certamente una monoposto cattiva, con un anteriore che segue, ma è fondamentale anche una vettura che non si scomponga a causa dei bump.
Allargati tutto per l’ingresso in settima, full-gas e stai più interno possibile evitando come la peste il cordolo interno.

Al cambio di direzione frena dolcemente, accompagna la vettura con il freno pinzato alla corda in quarta, da qui short-shift e dai un bel po’ di gas (non tutto).
Resta interno in uscita perché c’è da raccordare curva 9-10.
Curva 9-10:

Dai un pizzico di freno, stacca tutto in trail-braking, ingresso in terza e gas aiutandoti con la tecnica dello short-shift.

Non essere troppo frettoloso nel tenere giù tutto il pedale, tieni un 80% almeno fino a metà curva 10 e fallo in quinta velocità.
Ricordati che le monoposto di quest’anno non perdonano in trazione!
Tuttavia devi ugualmente uscire da questa doppia sinistra con la migliore spinta possibile dato che dovrai affrontare il rettilineo con il quale si chiude il T2.
Curva 11-12-13: Omega

Questa sequenza è tra le più affascinanti del Mondiale.
Frena ai 100 prima in linea retta, poi in trail-braking per inserire bene la vettura, seconda velocità e dentro andando deciso alla corda.
Allargati in uscita perché c’è da raccordare il cambio di direzione che immette sul Cucchiaio!

Sei alla corda della 12 e qui fai short-shift, parzializza con il gas, fai delle micro-correzioni e cerca di uscire mantenendoti nel centro della carreggiata
Ti consigliamo di sfruttare il banking per aiutarti con il gas.
L’uscita qui è di fondamentale importanza dato che entriamo nel terzo rettilineo più lungo del Mondiale (1.2km in cui devi tenere giù).
Curva 14:

E qui c’è da divertirsi.
E’ scontatissimo dire che parliamo del più grande punto di sorpasso della pista.
Ma lo è anche altrettanto affermare che questa sia una delle frenate più violente di tutto il mondo del Motorsport.
Da 330 km/h dovrai passare a 70 km/h in poco meno di 150 metri. Insomma, se vuoi sentire tutta la potenza frenante della monoposto, questo è uno dei posti migliori.
Frena con tutta la potenza di questo mondo dopo i 100, scala in seconda e portala alla corda con il freno pinzato.
Radi il cordolo interno, short-shift e modula il gas in uscita, sfruttando tutta la carreggiata.
Curva 16:

Ultima curva, qui presta attenzione soprattutto ai tagli, sia dovuti ad un inserimento troppo interno che ad un lungo.
Dai un pizzico di freno ai 50, quarta velocità, transizione e alla corda short-shift + gas per chiudere questo giro al meglio.

Bene Top Driver, dopo aver capito come affrontare al meglio questo tracciato, siamo sicuri che dopo la lettura di quest’articolo riuscirai ad abbassare i tuoi tempi qui a Shanghai.
Puoi dare un’occhiata al nostro video-tutorial su Youtube
A presto e nel dubbio tieni giù!
A cura di Kevin Salerno