F1 22 Guida Al Circuito: Brasile

Ciao Top Driver!

“E quello è il palazzo dove abita la nonna di Barrichello, Isaura, col balcone dal quale il piccolo Rubens si affacciava a vedere le vetture sfrecciare sul circuito”. Facile a dirsi che quel circuito è proprio l’Autodromo Carlos Pace, del quale parleremo oggi.

E’ situato a San Paolo, nel quartiere di Interlagos, un distretto che si trova, appunto, in mezzo a due laghi artificiali.

Tracciato fantastico, inaugurato nel 1940 con un layout lungo il doppio rispetto ad oggi.

Modernizzato pesantemente per motivi di sicurezza nel 1990, è oggi lungo 4319m e comprende 15 curve, molte delle quali in rapida successione e in pendenza, che ti danno la percezione di essere su un luna park.

Insomma, un circuito meraviglioso e divertente del quale saprai tutto, curva dopo curva, su F1 22.

Due dei momenti più importanti della F1 in questo circuito…

Premessa: scegliere non è stato facile.

Interlagos ha raccolto decine e decine di momenti storici in F1, tra cui l’assegnazione di vari titoli iridati lottati sino alla fine: Raikkonen 2007, Hamilton 2008 e Vettel 2012 per fare degli esempi.

Detto questo, andiamo!

1991, l’urlo di Senna.

La magia della leggenda. Ayrton Senna, Brasile 1991.

Magic ha sempre cercato quel successo a casa sua che, per un motivo o per l’altro, al 1991 non è ancora arrivato.

Per esempio, l’anno prima se non si fosse toccato con un doppiato, sarebbe stata fatta.

Nel 1991, a 7 giri dal termine, Senna è saldamente al comando della corsa, tuttavia il destino gli mette ancora una volta i bastoni tra le ruote.

Il cambio della sua McLaren-Honda MP4/6 si rompe ed è disponibile solo la sesta marcia.

E nelle moltissime curve lente del circuito di Interlagos, il brasiliano guida con una forza sovraumana per far inserire la monoposto nelle pieghe, pur di difendere la P1.

La determinazione e la fame premiano Ayrton perché riesce, stremato, ad ottenere una vittoria che è scolpita nella storia del Motorsport.

Il team-radio post-gara è leggenda: il cuore di Senna si esprime in un urlo liberatorio. Il pubblico e il telecronista brasiliano di Globo non credono ai loro occhi, sono meravigliati e scatenati per la magia del proprio beniamino.

Verrà portato a braccio sul podio a festeggiare quello che è stato “Il Trionfo”, nel vero senso della parola. Stoico Ayrton.

2007, Raikkonen regala l’ultimo Mondiale Piloti di Maranello.

E’ tutto pronto per un GP del Brasile che vede tre piloti giocarsi il Mondiale: Lewis Hamilton, al comando nonostante l’erroraccio commesso in Cina, Fernando Alonso e Kimi Raikkonen, distaccato di 7 punti.

Sembra quasi impossibile, a Maranello, portare a casa il titolo Mondiale in quanto le combinazioni a favore di Iceman sono veramente poche.

Comunque, il weekend della Ferrari è tutto impostato sull’attacco: Pole di Felipe Massa e Kimi è terzo.

Si parte e Kimi guadagna subito la seconda posizione, nel mentre Lewis sta per vivere il momento peggiore della sua stagione.

All’ottavo giro il cambio della McLaren va in tilt e l’inglese scivola diciottesimo. A Kimi serve la prima posizione per diventare campione.

La strategia Ferrari consentirà al finlandese di ereditare la leadership ai danni del suo compagno di squadra, mentre Hamilton rimonta furiosamente sino all’ottavo posto.

La gara finisce con Kimi vincitore, Alonso terzo e Lewis ottavo. Kimi è campione per un solo punto sia nei confronti dello spagnolo che del rookie inglese!

Un magnifico Iceman può sciogliersi con il trofeo del Mondiale Piloti, al 2022 ancora l’ultimo a Maranello.

Ma adesso ci siamo, devi andare in pista!

Ecco a te la guida al circuito di Interlagos su F1 22: continua a leggere quest’articolo per scoprire i segreti di questo magnifico e difficilissimo circuito.

Curva 1-2: S do Senna

S divertentissima, tutta in discesa.

Frena ai 50, ritarda leggermente la corda, quarta e gas.

Resta stretto per raccordare il cambio di direzione.

Privilegia l’uscita perché a questa sequenza segue un tratto in cui devi tenere giù.

Qui taglia con il fondo sul cordolo interno, gioca un po’ con il gas per non arrivare largo alla Do Sol e compromettere la velocità nella Reta Oposta.

Curva 3: Do Sol

Una centrifuga in cui resti interno per risparmiare metri utili per il lap-time.

Nel rettilineo successivo termini il T1 e puoi azionare il DRS.

Curva 4-5: Descida do Lago

Una doppia a sinistra in cui è fondamentale sfruttare il banking e avere il giusto tempismo in inserimento.

Frena ai 100 quasi tutto in linea retta, quinta velocità, sfiora appena il cordolo interno e subito gas.

Privilegia l’uscita perché segue un altro tratto, più breve, in cui devi tenere giù.

Ad esempio qui vai flat-out e fai sfogare la vettura.

Curva 6-7: Ferradura

Anche riassumibile come una sola curva, la mitica Ferradura, a camber negativo.

Prepara l’ingresso, inserisci la vettura ai 50 togliendo due marce, dai un pelo di freno e resta interno.

Minimizza la transizione e gas modulandolo un filo. Sfrutta la pista in uscita per impostare la 8.

Curva 8:

Le montagne russe di Interlagos presentano il loro tratto più lento e tortuoso, inaugurato con curva 8.

Punto di frenata non semplice, stacca appena hai il volante dritto dopo la Ferradura.

Entra in quarta anticipando leggermente il punto di corda, porta più velocità in ingresso e via al raccordo di curva 9.

Modula il gas senza strafare e pensa al cambio di direzione della 9, tutt’altro che semplice.

Curva 9: Pinheirinho

Per l’ingresso fai lift and coast, resta interno ma senza toccare il cordolo che potrebbe condurti allo sbin.

Dopo un attimo di transizione, aggancia la vettura con il gas a centro curva nella contropendenza, sfruttando metà pista in uscita

Curva 10: Becco del Papero

Qui è fondamentale il trail-braking e uscire il meglio possibile.

Al Becco del Papero frena dopo la banda d’asfalto, entra in terza, pinza il freno sino alla corda.

Non toccare il cordolo interno e dai subito gas a centro curva, parzializza e fai short-shift per evitare eccessivi balli del posteriore.

Sfrutta la pista in uscita e vai giù nel discesone della 11, di raccordo alla Juncao, curva importantissima e delicata.

Curva 12: Juncao

Curva da tutto o niente. Curva che potrebbe potenzialmente decidere il tuo giro.

Pensa all’uscita perché da questo tratto in poi, non si frena più: si sale sulle Arquibancadas che ti portano sul traguardo.

Frena pochi metri dopo il cordolo esterno, in linea retta.

Entra in quarta, evita come la peste il cordolo interno e aggancia la vettura con il gas per uscire come un razzo.

Sulle Arquibancadas resta interno, risparmia metri e chiudi il giro a fionda qui in Brasile.

Bene Top Driver, dopo aver capito come affrontare al meglio questo tracciato, siamo sicuri che dopo la lettura di quest’articolo riuscirai ad abbassare i tuoi tempi qui ad Interlagos.

Puoi dare un’occhiata al nostro video-tutorial su YouTube:

Al prossimo articolo e nel dubbio tieni giù!

A cura di Kevin Salerno

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