F1 22 Guida Al Circuito: Abu Dhabi

Ciao Top Driver!

“Nella solitudine del deserto possono nascere i circuiti”. Questo è sicuramente il caso della pista della quale parleremo oggi, il Yas Marina Circuit.

Profondamente rivisto lo scorso anno dall’italiano Jarno Zaffelli, è lungo 5281m e comprende 16 curve, 5 in meno rispetto al layout precedente.

Meno male per lo spettacolo e il memorabile finale di stagione 2021 lo ha ampiamente confermato.

Per giunta potremo anche dire che il livello tecnico di questo tracciato è rimasto lo stesso, dato che la nuova curva 9 è abbastanza difficile da interpretare!

Inoltre ricercare un buon bilanciamento qui non è per nulla facile, vista la natura molto versatile di questo circuito del quale, adesso, te ne sveleremo tutti i segreti, curva dopo curva, su F1 22.

Qualche informazione storica…

1° Novembre 2009: Dopo una spesa di un miliardo di dollari, due anni di lavoro con 14.000 persone impiegate e studi condotti da Hermann Tilke, il circuito di Yas Marina è stato finalmente inaugurato con l’ultima gara di F1 della stagione.

Il tracciato sorge su un’isola artificiale, è dotato di un impianto di illuminazione innovativo progettato dall’americana Musco e vede la presenza di un hotel a cinque stelle che fa letteralmente da ponte al circuito in quella che è oggi curva 14.

La prima gara a Yas Marina se l’è portata a casa Sebastian Vettel. I titoli iridati, tuttavia, erano già stati assegnati, per cui non c’è stato grande spettacolo nella prima edizione.

Dal 2010 Abu Dhabi vedrà la presenza anche del Ferrari World, il primo parco a tema del Cavallino ed è situato dietro il tornantino dell’attuale curva 5.

Se vorrai andarci, tieni presente che ti troverai di fronte delle montagne russe che raggiungono la bellezza di 240 km/h.

Questo tracciato è dal 2009 ultima gara della stagione, fatta eccezione per il 2011, 2012 e il 2013 in quanto penultimo o terzultimo appuntamento.

E di recente è stato firmato il rinnovo di contratto fino al 2030, ma non è chiaro se negli anni a venire venga confermato come ultimo round.

Naturalmente, essendo sempre posta nel finale di stagione, questa pista ha già assegnato dei Mondiali:

  • Sebastian Vettel – 2010 (per la tristezza dei ferraristi che ricordano, tutt’oggi, la tattica Red Bull di sacrificare Mark Webber per ingannare la Rossa di Fernando Alonso, bloccandola dietro la Renault di Vitaly Petrov)
  • Lewis Hamilton – 2014 (gara con doppio punteggio, stile Indy500)
  • Nico Rosberg – 2016 (per poi annunciare il ritiro un mese dopo aver battuto l’amico/rivale di sempre, Lewis Hamilton
  • Max Verstappen e Mercedes – 2021 (la cornice perfetta per una stagione indimenticabile)

Ed ora, però, Abu Dhabi sarà la cornice anche al nostro hot lap di oggi!

Ecco a te la guida al circuito di Yas Marina su F1 22: continua a leggere quest’articolo per sapere come padroneggiare questo difficile circuito.

Curva 1:

Per curva 1 allargati il più possibile andando quasi a radere il guardrail. Ingresso in quarta velocità ritardando un po’ frenata (prima dei 50 metri) e punto di corda.

Esci facendo shortshift e modula il gas in vista della velocissima S.

Curva 2-3-4:

Tieni il pedale dell’acceleratore schiacciato.

Appoggiati al cordolo interno in ingresso ed esci a centro pista per avere la miglior traiettoria possibile alla 3.

Parola d’ordine: “Nel dubbio, tieni giù!”

Pizzica il più possibile il cordolo interno per rosicchiare metri e per perdere il meno possibile in accelerazione.

Anche alla 4, sfrutta il cordolo interno per guadagnare altri metri.

Qui finisce il T1.

Curva 5:

Adesso questo tornantino è preceduto da una staccatona da fare tutta in trail-braking.

Ritarda la frenata sino al cartello dei 50 metri, porta tanta velocità in ingresso modulando la frenata e accompagnando la vettura a radere il cordolo interno. Entra in quarta e fai scorrere la vettura senza tanta aggressività.

Spigola per avere una gran trazione in vista del più lungo rettilineo di questo tracciato, lungo 1km e prima zona DRS.

Curva 6-7:

Eccoci ad un chiaro punto di sorpasso, la chicane 6-7, a conclusione del rettilineo di cui parlavamo prima.

Qui si passa da 325 km/h al 75 km/h in circa 150 metri, una staccata tra le più importanti del Mondiale.

Frena deciso ai 100 in linea retta, ingresso in terza ed esci a centro pista in virtù di una miglior traiettoria di raccordo possibile al cambio di direzione.

Non dare subito gas, ma telegrafa per non rovinare il cambio di direzione e, quindi, il curvilineo che ne segue.

Qui è molto importante lavorare con il pedale dell’acceleratore per uscire il meglio possibile in vista della seconda zona DRS e dove si chiude anche il T2.

Curva 9:

Esiste da meno di un anno, ma questa curva ha già regalato momenti memorabili, come la chiusura di Max Verstappen ai danni di Lewis Hamilton che ha deciso il titolo dell’olandese.

Inoltre, proprio all’ingresso di questa curva è stato trasmesso in mondovisione il famoso team radio di Toto Wolff nei confronti di Michael Masi: “No Mikey, that was so not right”. Inutile spiegarti il perché.

Tornando a noi, in questa curva sono fondamentali:

Trail-braking, ingresso in quarta, il non andare deciso alla corda (piuttosto resta quasi a centro pista come nell’immagine), sfruttare il banking e fare short-shift a centro curva per agganciare il prima possibile il gas, spigolando in uscita.

Curva 11-12-13-14:

Curve da giocare una in funzione dell’altra, in quella che è la zona del Grand Hotel.

Prepara curva 12 già alla 11 frenando in uscita da essa.

Entra in terza portando più velocità in ingresso, dentro in trail-braking, raccorda la successiva doppia a sinistra aiutandoti facendo short-shift.

Se hai fatto bene curva 12, hai già una buona base per la 13 da impostare partendo dal centro della carreggiata.

Lavora moltissimo con la tecnica del telegrafo regolando man mano il gas per non finire largo.

E sii più fluido possibile con la sterzata.

Anche qui, devi fare la stessa cosa, in quella che oggi potremmo definire curva Latifi.

Curva 15:

Qui giù tutto, flat-out!

Ultima curva, ingresso in quarta, bilancia la velocità in ingresso con quella in uscita. Aiutati facendo short-shift in percorrenza per chiudere il giro al meglio.

Bene Top Driver, dopo aver capito come affrontare al meglio questo tracciato, siamo sicuri che dopo la lettura di quest’articolo riuscirai ad abbassare i tuoi tempi qui a Yas Marina.

Puoi dare un’occhiata al nostro video-tutorial su YouTube:

Ti aspettiamo al prossimo hot-lap e nel dubbio tieni giù!

A cura di Kevin Salerno

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