F1 22: Cosa cambia tra tutte le vetture?

Ciao Top Driver!

Come ben sai la F1 non è un monomarca, ma sono presenti 10 costruttori che progettano altrettante monoposto differenti.

Ci sono dietro, infatti, per tutti i team, studi di altissimo livello ingegneristico e tecnologico, ma condotti in maniera completamente diversa.

Motivo per cui alcune vetture sono meno performanti o più difficili da guidare, mentre altre sono l’esatto contrario.

Non potremmo mai dire, quindi, che una Williams sia uguale o, quantomeno, simile ad una Ferrari.

Questo fattore per fortuna è ben replicato anche su F1 22 e lo puoi notare soprattutto in Prova a Tempo e nella modalità carriera.

Lo abbiamo evidenziato anche noi di ADT Esports Academy provando tutte le 10 monoposto presenti e, in quest’articolo, ti spiegheremo quali sono le differenze che ne abbiamo ricavato a livello di guida e prestazione.

Prima di iniziare sembra, tuttavia, giusto farti tre premesse.

  • Abbiamo utilizzato lo stesso setup in tutte le vetture
  • Le abbiamo portate a Silverstone nelle stesse condizioni meteo/orario.
  • Non abbiamo per niente cambiato il nostro stile di guida in relazione alle monoposto.

Tutto questo per ricavare ogni singola differenza tra le monoposto di F1.

Detto questo, nell’elenco che stiamo per presentarti, andremo in ordine di tempi sul giro, dal più alto al più basso.

Per cui, iniziamo dalla vettura meno veloce!

10° posto: Aston Martin AMR22 (1:29.108)

La Top 10 inizia subito con una sorpresa, vale a dire che la “verdona” britannica è la monoposto più lenta.

Abbiamo trovato una vettura molto scarica, cosa che implicato certamente una migliore velocità di punta nei rettilinei, ma anche una grande difficoltà nel tenerla in pista.

Con la AMR22, infatti, non è facile ne trazionare ne mantenere l’equilibrio tra sovrasterzo e sottosterzo. Quindi bisogna combattere molto con i pedali e con il volante perché è molto facile finire larghi o addirittura in testacoda.

Le più grandi difficoltà le abbiamo riscontrate in inserimento a Copse e nell’ultima S.

Il fatto che questa monoposto non sia molto prestazionale sul giro secco vale anche per la realtà.

Infatti Vettel e Stroll hanno ottenuto il passaggio in Q3 in sole quattro gare sulle 12 attualmente disputate.

In tante occasioni, tra cui la stessa Silverstone (bagnata), non hanno nemmeno ottenuto l’ingresso in Q2.

9° posto: McLaren MCL36 (1:29.010)

Le sorprese, però, non sono per niente finite.

Infatti, con nostro stupore, la McLaren MCL36 è risultata la seconda monoposto più lenta.

La monoposto di Woking non è proibitiva da guidare rispetto alla Aston Martin, ma anche lei ha i suoi gravi problemi.

Ad esempio, si sente così tanto il peso della monoposto da non riuscire ad avere molta direzionalità. Quindi, è una vettura molto sottosterzante.

Ad esempio a Luffield e a Stowe non siamo riusciti a centrare il punto di corda, mentre a Brooklands non si riusciva ad avere una buona velocità di percorrenza.

Il guaio peggiore è arrivato, però, alla staccata della Vale. Qui abbiamo addirittura dovuto fermare la monoposto per riuscire a chiudere la chicane.

Anche Lando Norris, in una recente intervista, ha affermato che questa vettura non è facile da guidare, comprendendo le grandi difficoltà di Daniel Ricciardo in questa stagione.

Tuttavia ci chiediamo come faccia, lo stesso talento britannico, ad ottenere tutti questi piazzamenti in top 5 alla guida di questa vettura.

8° posto: Williams FW44 (1:28.919)

In ottava posizione, ecco un’altra vettura motorizzata Mercedes.

Sinceramente non ci aspettavamo, però, che la seconda delle motorizzate Mercedes sia la Williams, visto anche l’andamento nella reale stagione di F1.

Ciò che abbiamo notato, però, è che condivide quasi gli stessi problemi delle altre vetture con il motore della Freccia d’Argento.

Tra i quali: poca tenuta in ingresso e percorrenza, molto sottosterzo e scarsa trazione.

Tuttavia i problemi, soprattutto in trazione, sono un filino meno evidenti rispetto alla Aston Martin AMR22.

Nella realtà Alexander Albon ha dimostrato più volte che questa monoposto, soprattutto in gara, non è così malvagia. In qualifica, invece, è sicuramente la vettura peggiore.

Su F1 22, invece, no.

7° posto: Haas VF22 (1:28.769)

Dopo due difficilissimi anni, c’è proprio il bisogno di dirlo:

Haas is back!

E il merito va anche a Gunther Steiner, un team principal eccezionale, sia dentro che fuori la pista.

Non parliamo di vettura eccezionale, ma è certamente la miglior base da cui gli americani potevano partire per costruire un incredibile futuro.

I problemi, infatti, ci sono, come ad esempio il tanto sottosterzo in tutte le fasi di curva.

Tuttavia parliamo di una monoposto un pelo più stabile rispetto alle tre già analizzate precedentemente.

Non male!

6° posto: AlphaTauri AT03 (1:28.536)

Sicuramente una delle monoposto più scariche.

Infatti, le velocità di punta che abbiamo raggiunto sono molto alte.

Il tutto a discapito del comportamento in curva, all’interno delle quali c’è molto sottosterzo, in particolare in inserimento.

Tuttavia ci sono altri punti a favore, come un posteriore non eccessivamente ballerino.

In F1 reale la AT03 si sta rivelando come una delle delusioni di questo campionato, anche considerata la routine delle ultime due stagioni. Non è colpa al 100%, però, della vettura.

Infatti, la tanta sfortuna dal punto di vista dell’affidabilità e i vari errori di Gasly e Tsunoda non stanno regalando una stagione da incorniciare al team italiano.

5° posto: Alfa Romeo C42 (1:28.427)

A centro classifica troviamo gli svizzeri che hanno realizzato davvero un’ottima monoposto.

Questa vettura, seppur faccia sentire abbastanza il suo peso quando diamo angolo sterzo, è parecchio stabile e meno sottosterzante a centro curva.

Da ciò si può capire che la C42 sia una vettura meno difficile da guidare rispetto alle varie Aston Martin, McLaren, Williams, Haas e AlphaTauri.

Buon per Valtteri Bottas che ha ottenuto, durante quest’inizio di stagione, tanti punti pesanti nella lotta per il centro gruppo.

4° posto: Alpine A522 (1:27.674)

Ancora migliore è l’Alpine che ha un vantaggio di addirittura 8 decimi dalla quinta, cioè l’Alfa Romeo C42.

Letteralmente un abisso.

Ciò è dovuto ad un trasferimento di pesi e di carico nettamente migliore in relazione alle altre vetture di cui abbiamo già parlato.

Anche l’inserimento curva è un altro dei punti di forza della monoposto di Enstone.

Probabilmente questa è la vettura migliore che Fernando Alonso abbia avuto tra le mani da quando ha lasciato la Ferrari.

3° posto: Mercedes W13 E Performance (1:27.591)

Ritornata nella sua storica colorazione, anche su F1 22 la Mercedes W13 si rivela come la terza forza in pista.

Questa monoposto, come hai potuto notare, è in linea con la Alpine A522, tuttavia presenta un paio di differenze.

Ad esempio si deve lottare di più con il posteriore di questa vettura, ma ha una tenuta di strada anche migliore della vettura anglo-francese.

Ecco, quindi, il punto di forza principale di un’auto che ha portato una filosofia aerodinamica clamorosa avendo minimizzato le pance laterali.

E che deve, nella realtà, ancora estrapolare il meglio della performance a causa del problema porpoising, non presente su F1 22.

2° posto: Red Bull RB18 (1:27.458)

Piazza d’onore per la vettura anglo-austriaca, una monoposto che se guidata come dice lei, può davvero darti belle sensazioni.

In fondo, cosa vuoi aspettarti da un genio come Adrian Newey?

Abbiamo notato un grande bilanciamento aerodinamico/meccanico di base che ci consente di avere una tenuta di strada in percorrenza clamorosa.

Ma non è la monoposto più veloce sul giro secco.

1° posto: Ferrari F1-75 (1:27.191)

Come è nella realtà un missile nell’hot lap, lo è anche su F1 22.

Questo è soprattutto merito del grandissimo lavoro degli uomini del Cavallino che hanno iniziato come meglio non potevano questo nuovo ciclo regolamentare.

Abbiamo riscontrato un feeling eccezionale a bordo, partendo dal bilanciamento e dal grip generato.

A Copse e nel T3, per esempio, la Rossa non ha rivali.

Inoltre è molto più semplice da guidare, meno scorbutica in trazione.

Siamo rimasti davvero colpiti dalla F1-75, sperando che anche in F1 reale continui a fare il proprio gran dovere!

Bene Top Driver, siamo sicuri che dopo la lettura di quest’articolo tu abbia capito meglio quali sono le differenze tra ogni singola monoposto su F1 22

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Noi ti aspettiamo al prossimo articolo e nel dubbio tieni giù!

A cura di Kevin Salerno

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