Ciao Top Driver e benvenuto in questo nuovo articolo!
In questo articolo parleremo dell’Università della Formula 1, il meraviglioso circuito di Spa-Franchorchamps.
Scopriremo tutti i segreti che ti consentiranno di dominare, curva dopo curva, questa affascinante pista situata nelle foreste delle Ardenne.
Qualche informazione storica…
L’automobilismo sbarcherà a Spa nel 1924, con la prima storica edizione della 24 ore di Spa, tuttora esistente e facente parte dell’Intercontinental GT Challenge.
Solo nel 1939 venne alla luce una delle sezioni più iconiche e complesse della storia del motorsport, cioè Eau Rouge-Raidillon: in precedenza collegate da una serie di curve come la Virage de l’Ancienne Douanne, da quell’anno vi è uno scollinamento fuori dal comune: in 300 metri vi sono 24 metri di dislivello.
A partire dal 1971 il circus abbandonò Spa-Francorchamps spostandosi a Nivelles e Zolder.
La F1 tornò ufficialmente a Spa nel 1983, in via definitiva però nel 1985, con il circus che contestualmente lasciò Zolder.
Ci fu qualche altra modifica negli anni, in particolare nella sezione finale, spesso protagonista di modifiche. La chicane della bus stop è stata rivista varie volte, giungendo alla sua versione attuale nel 2007, anno in cui risale l’ultima modifica generale della pista.
E’ questa Spa-Francorchamps, con i suoi 7004 m e le sue 19 curve.
Spa è esaustiva per quanto concerne le forze G, visti i carichi raggiunti a Eau Rouge-Raidillon e a Pouhon. Parlando delle componenti meccaniche, soffre particolarmente il motore, in quanto si va flatout il 65% del giro.
“Quello che trascorri guidando a Spa è il tempo più ben ripagato nella vita di un pilota”, disse il compianto campione austriaco Niki Lauda.
Ecco dopo queste parole, caro Top Driver, la nostra guida al circuito di Spa su F1 2021: continua a leggere quest’articolo per scoprire i segreti di questo magnifico e difficilissimo circuito.
Sei pronto? Cominciamo!
Rettilineo di partenza

Il rettilineo di partenza è un breve allungo, dove c’è la seconda zona DRS , che ti porta fino a curva 1.
Come sempre, effettua la traiettoria di lancio per partire con tanta spinta.
Sul rettilineo del traguardo preparati bene per affrontare curva 1, La Source.
Curva 1: La Source

Curva 1 è il mitico tornantino La Source, cioè la Sorgente, che va affrontato a circa 70 km/h ed è spesso sede di imbuti al via.
Cerca di non frenare troppo tardi, punta ad accelerare presto in uscita sfiorando bene il cordolo per avere la massima trazione.
Correggi di volante un eventuale sovrasterzo perché qui, tra cordoli e sconnessioni, può essere frequente.
Cerca di essere più fluido possibile perché tutta la velocità che avrai in uscita da La Source te la porterai lungo EauRouge, Raidillon, tutto il rettilineo del Kemmel, quindi è molto importante riuscire a trazionare bene ed uscire veloci.
Curva 2, 3, 4: Eau Rouge-Raidillon

Ad oggi, i piloti di F1 hanno il gas spalancato per quasi 2 km dopo La Source visto l’enorme carico aerodinamico generato, che permette di fare flatout Eau Rouge-Raidillon.
Eau Rouge è la piega in discesa, Raidillon tutta la salita. Al di sotto della celebre curva transita il fiume rosso (Eau Rouge) con una galleria a doppia canna. Grazie all’evoluzione aerodinamica, oggi si può fare a gas spalancato anche con il pieno di carburante.
Punta a prendere il cordolo interno che vedi in foto; in salita, sfiora soltanto il cordolo a destra e punta a tagliare il cordolo a sinistra che immette sul rettilineo. UTILIZZA POCO ANGOLO VOLANTE.
Curva 5-6-7: Les Combes-Malmedy

Si tocca il pedale del freno soltanto a Les Combes-Malmedy, un triplo cambio di direzione di media velocità in cui è importantissimo cercare un grande compromesso meccanico.
A Les Combes cerca di frenare intorno ai 50 metri, bene e a sfruttare il cordolo per far ruotare la vettura sia a sinistra che a destra.

Gioca con il gas, cerca di arrivare full gas il prima possibile e lanciati verso Rivage.
Curva 8: Rivage

Usciti dal punto più alto del tracciato, inizia una lunga discesa, che parte da Bruxelles, tornante con banking negativo. Qui non aver paura di tenere il gas, anzi è obbligatorio non alzare completamente il piede, di modo da evitare un fastidioso sottosterzo e riuscire a chiudere la traiettoria.
Particolare è la frenata perché rischi di bloccare sia l’anteriore che il posteriore.
Frena e immediatamente inserisci la vettura. Tranquillo se arrivi un po’ lungo, riuscirai a recuperare decimi in trazione. Fai un po’ transizione e richiama subito la vettura con il gas e a non sfiorare i cordoli.
Curva 9

Successivamente c’è una curva velocissima verso sinistra in compressione.
Cerca di allargarti bene, chiudere il gas al momento giusto e poi riaprirlo per portare fuori la vettura.
Cerca di portare più velocità possibile in percorrenza curva perché c’è un breve allungo prima di Pouhon.
Curva 10-11: Pouhon

La discesa prosegue, e presenta una delle discipline più impegnative, Pouhon, un lunghissimo tornante verso sinistra che presenta un raggio particolarmente elevato.
Vai verso Pouhon dove devi fare attenzione al sovrasterzo; cerca di stare incollato in uscita per risparmiare più metri possibili.
Per affrontare bene Pouhon, è necessario alzare il pedale dell’acceleratore e dare poco angolo volante ma con decisione; evita come la peste il cordolo interno!
Curva 12-13: Campus

La discesa è finita, 104 metri di discesa completati, si giunge alla S di Campus da affrontare a media velocità.
Qui puoi frenare molto tardi in trail braking; prendi come riferimento il cordolo esterno e fai attenzione a come sfrutti i cordoli.
Nel cambio di direzione vai sul gas e fai attenzione al sovrasterzo in uscita.
Curva 14-15: Stavelot-Courbe Paul Frere

Dopo la Campus finisce il settore centrale con Stavelot e Courbe Paul Frere.
Devi fare attenzione ad aprire il gas il prima possibile perché poi hai tutto rettilineo fino alla chicane finale. Quindi, concentrati sull’uscita curva!
Curva 17: Blanchimont

Un altro lunghissimo allungo prosegue, che include anche Blanchimont, una curva secca verso sinistra, grande sfida per le vetture che generano poco carico e in condizioni di pista bagnata.
Fai tutto in pieno e arriva all’ultima chicane.
Curva 18-19: Bus Stop

Alla fine, si giunge alla frenata più importante, che riserva il maggior carico della batteria, ovvero la Bus Stop, si passa da oltre 315 km/h sino a 70 km/h per questa chicane che rappresenta un importante punto di sorpasso, per poi chiudere il giro.
Puoi frenare tardi qui ma fai attenzione a non arrivare lungo. Prendi come riferimento il cartello dei 100 metri.
È molto importante il cambio di direzione e avere tanta trazione in uscita per chiudere il giro.
Bene Top Driver, siamo sicuri che dopo la lettura di quest’articolo riuscirai ad abbassare i tuoi tempi a Spa.
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