Ciao Top Driver!
“Mi piace moltissimo Baku. E’ molto esigente, alterna curve veloci a curve tortuose, tecniche. Quindi è uno dei circuiti più difficili del calendario, ma allo stesso tempo è anche molto divertente”. L’ex pilota Mercedes Valtteri Bottas, vincitore del GP del 2019, ha descritto perfettamente il circuito situato nella capitale dell’Azerbaijan, del quale parleremo oggi.
Lungo 6003m e comprendente 20 curve, il circuito di Baku richiede un ottimo compromesso aerodinamico e meccanico per andare a bilanciare i velocissimi T1 e T3 con uno dei T2 più lenti e particolari del Mondiale.
Andremo a scoprire, come consuetudine, tutti i segreti che ti consentiranno di dominare, curva dopo curva, l’atipico circuito azero su F1 2021.
Qualche informazione storica…
19 Giugno 2016: Si spengono le luci rosse dei semafori per la prima gara della storia della Formula 1 in Azerbaijan, vinta poi da Nico Rosberg, campione di quella stagione.
Durante le qualifiche di quell’edizione Valtteri Bottas ha battuto un record che resisteva da Monza 2004, vale a dire la velocità massima mai raggiunta in una sessione ufficiale di F1, 378 km/h! Un record oggi irraggiungibile a causa del maggior carico aerodinamico generato dalle monoposto 2017-2021.
Oltre 30.000 spettatori hanno assistito alla gara. Considerata una non alta presenza di tribune e un pubblico ancora “nuovo” per il mondo della massima categoria del motorsport, la gara è stata un discreto successo.
Questo circuito non è soltanto il racconto dell’evoluzione storica di questa bellissima città, ma è anche un capolavoro firmato da Hermann Tilke che ha disegnato un tracciato unico nel suo genere.
E ora, ne scopriamo i segreti! Ecco a te la guida al circuito di Baku su F1 2021: continua a leggere quest’articolo per scoprire i segreti di questo circuito molto particolare.
Rettilineo di Partenza

Il secondo rettilineo più lungo del Mondiale. Un allungo che “fa cantare” la power unit per ben 2200 metri. Questo grande rettilineo può essere luogo per i classici giochi di scie.
Curva 1

Chiarissimo punto di sorpasso in gara dopo oltre 2km a gas spalancato. Qui è facile anche vedere tre vetture appaiate.
Prepara la staccata allargandoti sino ad avere metà monoposto oltre il cordolo. Frena in linea retta subito dopo il cartello dei 100 metri per poi dare angolo volante in corrispondenza del cartello dei 50 metri.
Curva 2

Altra curva a 90°, ma da impostare diversamente rispetto a curva 1. Se in curva 1 hai portato più velocità in ingresso, ora l’obiettivo è avere la miglior trazione possibile in uscita per affrontare il secondo lungo rettilineo di questo circuito.
Frena dopo il cartello dei 50 metri, porta meno velocità in ingresso, sfiora ma non passare sopra al cordolo interno in modo tale da avere un’uscita di curva pulita e lineare.
Curva 3-4

Secondo chiarissimo punto di sorpasso. Qui è importante chiudere la manovra sull’avversario dato che le prossime curve sono di raccordo e/o intervallate da rettilinei piuttosto brevi.
Frena oltre il cartello dei 100 metri, porta tantissima velocità in ingresso per poi allargarti tutto in uscita sfruttando i cordoli.

Cambio di direzione che segue la 3. Qui frena presto, scala in terza velocità, non toccare il cordolo interno e traziona al meglio in uscita.
Curva 5-6

Buttati dentro in trail-braking, aggredisci il cordolo interno sfiorando la barriera e cerca di essere quanto più lineare possibile con il volante per non compromettere l’immediato cambio di direzione.
Curva 7

Il moderno che irrompe nel fascino della città vecchia, la porta di ingresso alla mitica zona del Castello.
Usa proprio i grattacieli delle Flame Towers come riferimento. Appena vedi che queste scompaiano dominate dai palazzi monumentali, frena tutto in linea retta, scala in seconda e aggredisci il cordolo interno passandoci sopra con le due gomme di destra.
Occhio a dare subito gas, parzializza moltissimo in transizione, sii modulare con il gas in uscita oltre a fare shortshift.
Curva 8-9-10-11-12: Castello

Prima del 2016 questa zona vedeva dei sampietrini al posto dell’asfalto. Oggi questo Patrimonio dell’Umanità è una delle sfide più grandi da affrontare in tutto il Mondiale. In questa curva non c’è margine di errore, se sbagli anche di un solo millimetro, è finita.
Detto ciò, qui mai nella vita si deve sorpassare. Accodati se sei in lotta, altrimenti finisci dritto contro il muro visto che lo spazio qui è disponibile a stento per una sola monoposto.
Mantieni il fiato, scala in quarta e mangia i due cordoli.

Dai un pizzico di freno per affrontare il cieco richiamo a destra. Non andare lungo per non compromettere il cambio di direzione che proietta su un lungo “curvilineo”.
Curva 15

Curva 15 è un’altra piega in cui è proibitivo sorpassare sebbene la curva sia lenta e preceduta da un tratto veloce. La superficie dell’asfalto qui si restringe moltissimo, quindi non c’è spazio per due macchine.
Frenata in discesa molto difficile. Stacca fortissimo poco prima del cartello dei 50 metri tutto in linea retta, salta con quasi tutta la vettura sul cordolo interno e stai attento al muro esterno in uscita. Tieni la quarta qui perché la trazione è difficilissima a causa del passaggio sul cordolo.
Curva 16

A curva 16 devi assolutamente privilegiare l’uscita dato che da qui in avanti, non devi più pinzare i freni.
Entra in quarta, sii lineare in transizione ed esci fortissimo sfruttando un buon bilanciamento meccanico e una buona trazione.
Da qui, nel dubbio, tieni giù fino al traguardo!

PS: In gara, in caso di usura elevata sugli pneumatici, stai attento al possibile sovrasterzo nelle ultime due curve.
Bene Top Driver, siamo sicuri che dopo la lettura di quest’articolo riuscirai ad abbassare i tuoi tempi a Baku.
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A presto e nel dubbio tieni giù!
A cura di Kevin Salerno