Ciao Top Driver!
“Sempre caro mi fu quest’ermo colle”. Così Giacomo Leopardi disse ne “L’Infinito”, uno dei suoi idilli più famosi di sempre. Direbbe sicuramente la stessa cosa anche per le colline di Spielberg, che ospitano il Red Bull Ring, circuito del quale parleremo oggi.
Pista meravigliosa lunga 4318m e comprendente 10 curve, sorge ad oltre 800 metri sopra il livello del mare. Inoltre, dati i suoi 60 metri di differenza tra il punto più basso e il punto più alto della pista, questo è il tracciato con la maggiore differenza altimetrica di tutto il campionato dopo Spa.
Immersa nel bellissimo verde della Stiria, è una pista breve, ma molto esigente. Il primo settore e parte del secondo settore sono particolarmente stop and go, mentre il resto del T2 e tutto il T3 presentano curve veloci in rapida successione.
Red Bull Ring, quindi, che ha due facce e queste obbligano gli ingegneri a fare un grande sforzo a cercare il miglior setup aerodinamico/meccanico.
E un grande sforzo bisogna farlo anche per interpretarlo al meglio, ecco perché ti sveleremo, curva dopo curva, tutti i segreti del Red Bull Ring su F1 2021.
Qualche informazione storica…..
10 agosto 1969: abbandonato l’aerodromo di Zeltweg, il motorsport austriaco ha una nuova casa, l’Osterreichring (o circuito di Spielberg). La pista è stata inaugurata proprio il 10 agosto del 1969 con una gara sport-prototipi da 1000km in cui c’è stato un vero e proprio dominio Porsche in tutte le classi.
Quel giorno in pista c’era, come pilota, anche un giovane Helmut Marko, vincitore nella sua classe.
La Formula 1 traslocherà a Spielberg soltanto l’anno successivo, in quella che era una pista velocissima e lunga quasi 6km. Una lontana parente della pista che conosciamo oggi, dalla quale preserva tutta la sezione dall’uscita di curva 4 al traguardo, sebbene con qualche piccola modifica.
E’ doveroso parlare, però, di quanto fosse pericolosa Spielberg tra gli anni ’70 ed ’80. Un pilota di F1, Mark Donohue, ha addirittura perso la vita qui, mentre hanno rischiato veramente grosso Andrea de Cesaris e Stefan Johansson.
Pista stupenda, quanto pericolosa, che necessitava di cambiamenti radicali. Ed ecco che la penna di Hermann Tilke si inventa, nel 1996, il layout che conosciamo oggi.
Via la sezione che penetra nel bosco, ricca di tornanti ad alta velocità e dentro una sezione parecchio stop and go che va da curva 1 a curva 4, la Schlossgold.
Un intervento del genere Tilke lo farà anche ad Hockenheim cinque anni dopo, accorciando notevolmente la pista eliminando la sezione boschiva.
Tutto ciò è bastato per ospitare la F1 sino al 2003, fin quando la Red Bull non ha acquistato il circuito.
Ci sono voluti otto anni, tra contenziosi e tira e molla con le autorità governative, per far tornare le corse in Stiria, con l’area del paddock che è stata completamente ricostruita dai “bibitari”.
Per quanto riguarda la F1 si è atteso altri tre anni, mentre per il Motomondiale addirittura 5.
Ad oggi è bello vedere che Spielberg ha recuperato pienamente il suo ruolo principale nel motorsport, visto un layout divertentissimo che si adatta perfettamente a tutte le tipologie di vetture.
Si vocifera da anni che Dietrich Mateschitz e soci vogliano ridare lustro anche al vecchio layout, ma staremo a vedere come finirà.
Intanto, però, è giunto il momento di andare in pista! Ecco a te la guida al circuito di Spielberg su F1 2021: continua a leggere quest’articolo per scoprire i segreti di questo bellissimo circuito.
Curva 1: Niki Lauda

Iniziano qui 60 metri di salita verso il punto più alto del tracciato, curva 3.
Pista che offre numerose opportunità di sorpasso, ma la Niki Lauda è tra le meno indicate per sorpassare sia per la curva in sé che per la successiva lunga zona DRS.
La pendenza in salita ci aiuta a far rallentare meglio la vettura, stacchiamo in linea retta subito dopo il cartello dei 100 metri, quarta velocità e sfruttiamo per l’uscita entrambi i cordoli.
Occhio alla pendenza e al dissuasore posto sul cordolo interno, perché possono farti destabilizzare la monoposto, quindi sii un filino più attento con il gas.
Curva 3: Remus

Secondo settore che si apre con la staccata di curva 3, la Remus, un grandissimo punto di sorpasso in gara.
Anche qui la pendenza è d’aiuto in fase di frenata. Stacca in linea retta subito dopo il cartello dei 100 metri, minimizza la transizione andando a lambire il cordolo interno e in uscita aiutati facendo shortshift.
Curva 4: Schlossgold

Superato il punto più alto della pista, alla Schlossgold si arriva ancora una volta sul filo dei 320 km/h.
Frenata molto difficile, in discesa. Frena dopo il cartello dei 100 metri, entra in trail-braking in terza velocità, sfiora il cordolo interno e dai gas in maniera modulare visto che devi dare ancora angolo volante. Aiutati anche facendo shortshift.
Curva 6: Rauch

Lasciata da parte l’area “stop and go”, entriamo nel veloce misto, parte del layout originale.
Inaugurato da curva 6, la Rauch, in cui è fondamentale allargarsi in ingresso e dare un colpetto al freno per entrare cuciti al cordolo interno. A centro curva dai gas e in uscita appoggiati con le gomme di destra al cordolo esterno.
Tutto questo anche in funzione della successiva sequenza di curve veloci. Se sbagli qui, comprometti anche curva 7-8.
Curva 7-8: Wurth

Entra dando ancora una volta un leggero colpo di freno e dai quanto prima possibile gas per favorire il richiamo a destra.
Al richiamo sii agganciato al cordolo interno per risparmiare metri.
Curva 9: Rindt

Ultime due fatiche, sequenza di curve molto veloci verso destra in cui è fondamentale avere tanta velocità in percorrenza.
Entra in settima e mangia sia il cordolo interno che quello esterno non dando subito tutto il gas, altrimenti avresti molto sottosterzo.
Curva 10: Red Bull Mobile

Ultima curva, davvero insidiosa con punto di corda quasi cieco.
Entra in quinta velocità frenando poco prima che finisca la bandiera austriaca nella via di fuga. Pizzica con l’anteriore destra il dissuasore vicino al cordolo interno ed esci sparato verso il traguardo.
Bene Top Driver, dopo aver capito come affrontare al meglio questo tracciato, siamo sicuri che dopo la lettura di quest’articolo riuscirai ad abbassare i tuoi tempi qui al Red Bull Ring.
Puoi dare un’occhiata al nostro video-tutorial su Youtube
A presto e nel dubbio tieni giù!
A cura di Kevin Salerno