Ciao Top Driver!
“Coast to Coast”. Da una costa all’altra del lago, ecco dove si snoda il circuito dell’Albert Park, del quale parleremo oggi, riferendoci alla vecchia versione del layout.
Lungo 5303m e comprendente 16 curve, il circuito di Melbourne è abbastanza stop and go a causa della presenza di molti rettilinei brevi intervallati da svariate S.
Inoltre, ci sono alcuni tratti misti in cui è fondamentale lavorare con il gas per sfuggire sia al sottosterzo che al sovrasterzo.
Pista cittadina prevalentemente piatta, ma pur sempre parecchio insidiosa dal punto di vista del ricercare un buon compromesso meccanico.
E oggi siamo pronti per fartene scoprire tutti i segreti, curva dopo curva, su F1 2021.
Qualche informazione storica…
10 Marzo 1996: Lasciato da parte il bellissimo cittadino di Adelaide che diventerà tappa del campionato a ruote coperte Supercars, il circus della F1 si sposta sul nuovissimo tracciato cittadino di Melbourne, situato nell’Albert Park.
Appuntamento molto importante, perché non vi è solo l’esordio di una nuova pista, ma è anche la prima corsa della stagione 1996, che vede ai nastri di partenza Michael Schumacher per la prima volta su Ferrari.
Inoltre, questa è anche la prima gara in carriera nella massima competizione a ruote scoperte di Jacques Villeneuve e Giancarlo Fisichella.
Ma non è la prima volta che l’Albert Park ha visto delle monoposto gareggiare, infatti è poco noto che si sono disputate delle gare addirittura 40 anni prima!
Torniamo indietro alla metà degli anni 50, quando alcune vetture di Formula 1 hanno corso su un layout completamente diverso, ma che sorgeva sempre sull’Albert Park.
Detto questo, come è andata a finire 40 anni dopo?
Vittoria di Damon Hill, il quale ha beffato la Williams del suo compagno di squadra Jacques Villeneuve che ha fatto conoscere in mondovisione il suo incredibile talento già espresso nell’americana Formula CART. Il canadese, infatti, era leader quando delle noie alla pompa dell’olio lo hanno rallentato.
Inoltre, la gara è famosa anche per il ribaltamento in curva Whiteford della Jordan di Martin Brundle, dal quale uscirà illeso.
Il successo in termini di pubblico è stato straordinario, al punto che oggi Melbourne è una tappa fissa del calendario di F1, sebbene il layout si sia rifatto il look negli ultimi mesi assistendo subito, tra l’altro, ad una prestazione stellare di Charles Leclerc.
Il layout modernizzato, però, lo lasciamo al momento da parte perché siamo pronti a scendere un’ultima volta in pista sul vecchio!
Per cui, ecco a te la guida al circuito dell’Albert Park su F1 2021: continua a leggere quest’articolo per sapere come padroneggiare e dominare questo particolare circuito.
Curva 1-2: Brabham-Jones

S veloce in cui è fondamentale sfruttare i cordoli e la rotazione della vettura.
Non è il punto più indicato per i sorpassi, che vanno completati nella stragrande maggioranza dei casi prima della staccata.
Si esce dal rettilineo di partenza a 315 km/h, frena al cartello dei 50 metri, entra in trail-braking in quinta velocità e fai scorrere la monoposto su entrambi i cordoli.
Cerca di avere meno transizione possibile e porta molta più velocità alla 2 appoggiandoti al tappetino sintetico con le gomme di sinistra per risparmiare metri. Questo perché ora segue la seconda zona DRS.
Curva 3: Whiteford

Un tornantino che è molto insidioso, ma famoso ai più per svariati incidenti gravi di cui è stato teatro, come il botto di Jacques Villeneuve che ha visto anche la morte di un commissario, Graham Beveridge.
La Whiteford, però, è anche un grande punto di sorpasso.
Si arriva alla staccata con vettura praticamente mai dritta, quindi andrai tutto in trail-braking modulando la sterzata soprattutto nella parte finale della frenata.
Stacca ai 100, terza velocità, un filo di transizione quando accompagni la vettura alla corda e allargati per preparare al meglio il cambio di direzione.
Curva 4:

Sembra una curva facile, ma l’apparenza inganna! Qui il sottosterzo è di casa.
Questo perché non appena usciti dalla Whiteford, c’è da allargarsi per affrontare al meglio il cambio di direzione.
Non è mai facile qui prendere il punto di corda, per cui lavora molto di volante e gestisci il gas telegrafando per controllare al meglio una vettura molto sottosterzante.
Occhio perché un eccesso di velocità potrebbe farti finire sul pericolosissimo salsicciotto all’esterno che nel migliore dei casi ti fa finire in testacoda.
Curva 5:

Allargati subito appena uscito da curva 4 e nel dubbio, tieni giù!
Ma non toccare il cordolo interno, perché essendo alto ti sbilancia completamente la monoposto.
Occhio anche al sottosterzo che potrebbe farti finire sul tappetino sintetico che, avendo pochissimo grip, può spedirti a muro.
Curva 6-7-8:

Con questa tortuosa S inizia il settore centrale.
Frena dopo il cartello dei 100 metri, entra in quarta e divora con le gomme interne i cordoli.
Non esagerare nell’appoggiarti al tappetino sintetico al cambio di direzione perché é facile farti annullare il giro.
Al curvone a destra, invece, resta interno per fare meno metri possibili.
Curva 9-10: Clark

Chicane più lenta che va affrontata praticamente come le precedenti.
Frena prima dei 50, ingresso in terza, minimizza la transizione e dai gas al più presto appoggiandoti ai cordoli senza esagerare.
Curva 11-12:

Qui inizia il terzo settore.
Per affrontare questa velocissima S serve lavorare benissimo di gas e volante. Qui è fondamentale seguire i cordoli e divorarli.
Allargati, entra facendo un po’ di lift and coast, stringi sul primo cordolo interno, esci a centro pista e poi rilascia leggermente il gas per aggredire il secondo cordolo interno.
Qui è fondamentale avere un grande bilanciamento aerodinamico-meccanico, altrimenti è facile perdere la monoposto.
Curva 13: Ascari

Si esce dalla terza zona DRS a 315 km/h.
Qui puoi frenare più tardi portando più velocità in ingresso favorendo la rotazione in uscita.
Stacca dopo il cartello dei 100 metri, quarta velocità, sfiora il cordolo interno e appoggiati a quello esterno preparando la 14.
Curva 14: Stewart

Quinta velocità, sii dolce con il volante, rilascia e poi riprendi modularmente il gas onde evitare il sottosterzo.
Curva 15: Prost

Fondamentale non arrivare lunghi al tornantino perché rovineresti anche l’ultima curva che è cruciale nel lap-time.
Quindi frena prima dei 50 e fai scorrere la vettura quasi sul cordolo esterno. Non è finita qui, perché devi raccordare subito l’ultima curva!
Curva 16:

Guai a sottovalutare l’ultima curva, anche se hai fatto bene la 15!
Questa è una di quelle curve in cui puoi sia avere sottosterzo che sovrasterzo, quindi presta attenzione.
Rilascia leggermente il gas, dentro alla corda prima del cordolo interno ed allargati telegrafando un po’ la monoposto per poi tenere giù verso il traguardo.
Bene Top Driver, dopo aver capito come affrontare al meglio questo tracciato, siamo sicuri che dopo la lettura di quest’articolo riuscirai ad abbassare i tuoi tempi qui in Australia.
Puoi dare un’occhiata al nostro video-tutorial su Youtube
Inoltre, se hai FAME di migliorare su F1 2021, ti invitiamo appassionatamente a cliccare sui 6 step da seguire per migliorare su F1
A presto e nel dubbio tieni giù!
A cura di Kevin Salerno